Aveva avvisato la figlia, con cui vive, che non sarebbe stata in casa per fare una passeggiata con una sua amica. Ma all'ora di pranzo non era ancora rientrata. Di primo acchito la giovane donna non ha pensato al peggio. Ma, quando ha trovato un biglietto dal significato difficilmente equivocabile, ha allertato la polizia. In pochissimo tempo gli agenti del Commissariato di Cassino guidati dal vice questore Raffaele Mascia hanno raggiunto il vecchio indirizzo trovando la pensionata riversa a terra, in una pozza di sangue, con un taglio alla gola. I soccorsi sono stati rapidissimi. E la settantenne è stata subito trasferita al Scolastica per tutte le cure del caso.

Le ipotesi
Il biglietto trovato dalla figlia e alcuni elementi nelle mani degli inquirenti hanno fatto propendere per il tentativo di un gesto estremo. Ma la versione fornita dalla pensionata ai soccorritori, giunti subito sul posto, ha reso necessario approfondire alcuni aspetti dell'episodio: la settantenne sempre in base a quanto ricostruito dagli agenti avrebbe raccontato di essere stata aggredita con un collo di bottiglia rotto. Ma né la tipologia di taglio né l'assenza di segni di effrazione sulla porta avrebbero indotto a pensare all'intervento di una persona ignota.

Nessuno dei condomini della palazzina che insiste in una zona centralissima e molto frequentata avrebbe inoltre udito grida o rumori forti, simili a quelli prodotti durante una colluttazione. Comunque, anche vista la discrepanza tra gli elementi raccolti e la sua dichiarazione, la polizia con l'intervento della Scientifica, ha ispezionato a fondo l'appartamento. La pensionata è stata subito medicata e sottoposta a ogni cura necessaria, compreso un piccolo intervento: venti i giorni di prognosi. Disposto il ricovero. La ricostruzione dei fatti resta nelle mani degli agenti.