Viveva lontano dai suoi affetti, dalla sua famiglia perché in cerca di un futuro. Gabriele Battista aveva fatto la difficile scelta di lasciare la sua terra, la sua Isola del Liri, per trovare un lavoro. Una scelta sofferta come quella di tanti altri giovani che qui non riescono a trovare una strada. Gabriele la sua strada l'aveva trovata, ma la vita non ha voluto essere generosa. Gabriele Battista è stato trovato morto nel suo letto dell'appartamento di Torre di Pordenone. Tra un mese avrebbe compiuto trent'anni.

Un bravissimo ragazzo, conosciuto da tutti, che amava la famiglia e aspettava con ansia che arrivassero le ferie per ricongiungersi a loro e assaggiare i piatti cucinati dalla sua amata nonna. Dopo un'esperienza lavorativa nella Polsinelli Enologia, azienda di Carnello condotta dagli zii, era riuscito a entrare nella Fca di Cassino ma il maxi licenziamento degli interinali non l'ha risparmiato e, di lì, la decisione di andare a lavorare, a fine maggio dello scorso anno, come operaio alla Friul Intagli Industries.

Dopo aver terminato il turno straordinario di sabato mattina e aver passato qualche ora in giro, la sera Gabriele avrebbe dovuto vedere un caro amico, ma a quell'appuntamento non si è mai presentato. Inutili le telefonate, il giovane non rispondeva. Inizialmente la cosa non è parsa poi così strana ma con il passare delle ore l'amico ha iniziato ad allarmarsi e così la sera si è presentato sotto casa sua.

Ancora nulla da fare, quindi la decisione di lanciare l'allarme. Allertati, i vigili del Fuoco sono riusciti a entrare in casa nella notte tra domenica e lunedì, trovandosi davanti il corpo senza vita del giovane. Immediato l'arrivo del medico legale che ne ha accertato la morte nelle ventiquattro ore precedenti probabilmente per un malore.

A confermare le cause del decesso, però, sarà l'autopsia, fissata dal pm per giovedì prossimo. Al momento, tutto lascia presagire una tragica disgrazia. Sconvolti, Anna Maria e Donato, i suoi genitori, si sono precipitati nel Friuli Venezia Giulia per poter vedere per l'ultima volta l'amato figlio: erano stati lì anche a Pasqua, con le sorelle di Gabriele, Adalisa e Gaia, per visitare Venezia.

Ora, l'ultimo straziante viaggio con il ragazzo. Un giovane come tanti, senza vizi, che amava vivere: le cose davvero importanti per lui erano l'amore, la salute e la disco, «tutto il resto è noia» scriveva sui social. Tifava per l'Inter, ascoltava Vasco Rossi e da una sua canzone ha tratto una frase, quasi premonitrice, che poi ha postato su Facebook "La vita è un brivido che vola via".