Carabinieri in Comune chiamati dal gruppo "Progetto Falvaterra". L'intervento dei militari è stato richiesto dal capogruppo Gian Carlo Bertoni per fare chiarezza sulla procedura di selezione del tecnico comunale da assumere a tempo determinato e part-time.

I fatti risalgono al 13 settembre, vigilia dei colloqui di selezione previsti per il pomeriggio del successivo lunedì 16. «Venerdì 13 - spiega Bertoni - insieme al collega Ricci, abbiamo nuovamente chiesto agli uffici la documentazione relativa alle procedure di selezione delle candidature, ottenendo solo la risposta che la documentazione sarebbe stata pubblicata nell'albo pretorio on-line dell'ente».

«Peccato - continua Bertoni - che pochi minuti dopo e per le successive 24 ore il sito del comune sia rimasto off-line e solo dopo la nostra segnalazione sia stato riattivato sabato 14 a fine mattinata, senza però riportare la documentazione richiesta. Essendosi, quindi, rivelata inutile la nuova richiesta avanzata ai responsabili del Comune, di avere la documentazione in formato cartaceo, vista l'imminenza dei colloqui di selezione, non mi restava che la possibilità di chiedere l'intervento di una pattuglia dei Carabinieri perché verbalizzasse la situazione che si era venuta a creare».

«Singolare - conclude Bertoni - il fatto che durante la presenza dei militari in Comune, improvvisamente alle 13.30 circa, nel sito dell'ente è apparso l'avviso che i colloqui di selezione venivano rinviati a data da destinarsi. "Progetto Falvaterra" chiede informazioni sulle procedure del bando e l'amministrazione lo rinvia "sine die". Il rifiuto, sistematico, dell'amministrazione Piccirilli di dare ai consiglieri di minoranza la documentazione amministrativa a cui hanno diritto è oramai una patologia conclamata». «È chiaro che la trasparenza non abita nel comune di Falvaterra. Per quanto riguarda la vicenda di questo bando vogliamo capirne di più».