A Frosinone diminuisce la Tari e, conseguentemente, calano le entrate totali per il Comune legate ai servizi di smaltimento dei rifiuti. Lo rileva lo studio della Confcommercio "Osservatorio tasse locali". A livello nazionale, invece, la tassa sui rifiuti per imprese e cittadini continua ad aumentare: dal 2010 si registra, infatti, un incremento del 76% per un valore di oltre quattro miliardi di euro. La Tari, per il 2018, totale frutta a Frosinone 9.175,795 euro, ovvero il valore più basso e i capoluoghi del Lazio. A Rieti la tassa sui rifiuti pesa 9,6 milioni di euro, a Viterbo supera gli 11 milioni, a Latina sfiora i 26, mentre a Roma siamo a 771 milioni. Rispetto al 2017 nel capoluogo ciociaro la diminuzione dell'ammontare della Tari si attesta a un meno 5,76%.
La spesa collettiva
La Confcommercio ha messo a confronto anche i valori medi pro capite,sempre peri l 2018, nei cinque capoluoghi di provincia del Lazio. In questo caso il peso minore si ha a Viterbo con 163,5 euro di tassa sui rifiuti per abitante, poi c'è Frosinone con 199,2, quindi Rieti con 202,4, Latina con 204,6 e Roma con 268,4. Rispetto a dodici mesi prima Viterbo passa da 144,1 euro pro capite di Tari a 163,5, Frosinone da 211,1 a 199,2, Rieti da 199,2 a 202,4, Latina da 205,2 a 204,6 e Roma 249,9 a 268,4. E dunque il calo più consistente è a Frosinone con un meno 5,6%, poi c'è Latina, praticamente stabile al meno 0,3%. Gli altri tre capoluoghi registrano, invece, un incremento della spesa media consistente in 1,6% a Rieti, 7,4% a Roma e 13,5% a Viterbo. La Tari pro capite nel Lazio è passata in un anno da 244,6 a 261,6 con una crescita del 7% a fronte di un incremento, su base nazionale, del 2,2%.
Quantità dei servizi
La Confcommercio stima in 9.565.289 euro il fabbisogno standard (raccolta differenziata e livello qualitativo dei servizi su dati Open Civitas) di Frosinone contro una Tari per il 2018 (da delibera comunale) di 9.175.795 euro. Lo scostamento sfiora i 400.000 euro per un meno 4% con un livello quantitativo dei servizi (da 1 a 10) di 1 e una percentuale di differenziata del 15%, la più bassa del Lazio. A Latina lo scostamento è di 436.686, ovvero del meno 2% con un livello quantitativo di servizi di 3 (sempre da 1 a 10) e una percentuale di differenziata, praticamente doppia a Frosinone, ovvero del 29%. A Rieti, invece, lo scostamento è positivo del 7% per oltre 645.000 euro, un livello di servizi di 2 e una quota della differenziata del 21%. A Roma lo scostamento è in attivo di 30,4 milioni di euro, ovvero del 4%, per un livello di servizi di 4 e un 39% di differenziata. Infine, Viterbo, che ha sì un meno 67.912 di scostamento (-1%), ma un livello dei servizi di 6 e una differenziata del 49%. Lo studio della Confcommercio ha poi messo a confronto le tariffe pagate al metro quadrato da diverse categorie produttive. In quasi tutti i settori Frosinone ha i valori tra i più bassi della regione.
Impianti sportivi
Per campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi e autolavaggio a Frosinone si pagano 2,69 euro a metro quadrato contro i 2,72 di Viterbo, i 3,26 di Latina, i 5,98 di Rieti e gli 8,34 di Roma. La media nazionale è di 3,94 euro. Per piscine e impianti termali Frosinone è a 2,44 seconda solo a Latina con 2,26 e, anche in questo caso, sotto la media nazionale che è a 2,82. Per quanto riguarda gli altri capoluoghi Viterbo non è censita, Rieti è a 3,55 e Roma a 6,36. Per esposizioni, autosaloni, esposizioni mobili, superfici espositive e fiere Frosinone è a 2,03, Latina a 2,17, Viterbo a 2,75, Rieti a 4,42 e Roma a 6,30. La media italiana è a 2,91.
Alberghi e ristorazione
Per gli alberghi con ristorante annesso Viterbo è a 4,85, Frosinone a 5,80, Latina a 6,39 e Rieti a 8,97. La media nazionale è a 6,63. Roma non è censita. Per alberghi senza ristorante Viterbo è a 3,81, Frosinone a 4,34, Rieti a 6,73, Roma a 10,37 e Latina a 11,02. La media nazionale è di 5,12. Per ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, mense, pub e birrerie Frosinone è a 11,84, Viterbo a 12,82, Rieti a 25,82, Latina a 33,48 e Roma a 39,42. La media dell'Italia è di 20,47. Per bar, caffè e pasticcerie Viterbo è a 10,99, Frosinone a 14,39, Rieti a 19,46, Latina a 24,10 e Roma a 34,91. La media del Paese è di 16,08.
Negozi e discoteche
Per i negozi di abbigliamento, calzature, librerie, cartolerie e ferramenta Frosinone è a 4,45, Latina a 5,02, Viterbo a 6,51, Rieti a 9,27 e Roma a 13,81. La media italiana è a 5,92. Per edicole, farmacie, tabaccai e plurilicenze Frosinone è a 5,23, Latina a 5,75, Viterbo a 6,45, Rieti a 11,40 e Roma a 16,24. La media nazionale è di 6,86. Per supermercati, macellerie, negozi di pane, paste, salumi, formaggi, generi alimentari, panifici e rosticcerie Frosinone è a 5,43, Viterbo a 6,68, Latina a 9,28, Rieti a 11,84 e Roma a 21,55. La media nazionale è di 10,78. Per ortofrutta, pescherie, piante e fiori e pizza al taglio Viterbo è a 13,50, Frosinone e 15,40, Rieti a 33,47, Latina a 37,38 e Roma a 47,78. La media italiana è di 24,30. Infine, per le discoteche Frosinone è a 2,69, Viterbo a 3,31, Latina a 6,70, poco sotto la media nazionale di 7,42, Rieti a 14,52 e Roma a 20,67. La Tari più elevata si paga nel Lazio (261 euro) e la più bassa nel vicino Molise (130). «A fronte di costi sempre più alti -scrive la Confcommercio- calano livello e qualità dei servizi offerti dalle amministrazioni locali: solo cinque regioni (Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte e Veneto) si collocano sopra il livello di sufficienza... Tra le attività che pagano di più, ortofrutta, fioraie pescherie (24,3 euro al metro quadrato); i maggiori aumenti per discoteche, ristoranti, negozi di abbigliamento, librerie»