La costringeva a fare sesso contro la sua volontà, marito violento allontanato. Da anni maltrattava la consorte ormai succube di un uomo che non amava più. Fino a qualche giorno fa, quando la donna ha avuto il coraggio di denunciare tutto ai carabinieri. È l'ennesimo caso di violenza consumata tra le mura domestiche. L'ennesima storia di coraggio di una donna, madre di famiglia, che ha trovato la forza di raccontare tutto alle forze dell'ordine. Siamo alla periferia della città ernica.
Lui marito cinquantatreenne violento, lei moglie e vittima. Una donna di quarantanove anni costretta a subire le angherie e i soprusi di un uomo che diceva di amarla ma che, in realtà, come evidenzieranno le indagini portate avanti dai militari che hanno seguito il caso, la maltrattava. Non una, non due, non tre volte.
La violenza che si espletava anche e sovente con atti sessuali contro la volontà della poveretta, durava da venti anni. Da quando si erano sposati. Un calvario per la vittima che quest'uomo, sebbene fosse ancora suo marito, era arrivata a temerlo. Ma in tutto questo tempo, vuoi per la famiglia vuoi per l'insana idea di poter cambiare rotta ad un rapporto coniugale ormai logoro e dannoso, non aveva mai pensato di chiedere aiuto volendo probabilmente salvare l'apparenza.
Fino allo scorso 22 agosto quando esausta e provata da una situazione diventata insostenibile, ha deciso di denunciare il proprio consorte alle autorità competenti e di porre fine alle vessazioni subite in venti anni di matrimonio.
Proprio le indagini portate avanti dai carabinieri hanno infatti confermato che il 53enne maltrattava la donna costringendola a subire rapporti intimi forzati, tra l'altro ripetuti nel corso della vita coniugale. L'altra sera, i militari della locale stazione hanno dato esecuzione al provvedimento del gip del Tribunale di Frosinone: all'uomo è stato imposto come misura cautelare di lasciare immediatamente l'abitazione di residenza e di non avvicinarsi alla moglie e quindi ai luoghi da lei frequentati.