Era finito una prima volta a giudizio, ma a causa di un errore eccepito dalla difesa si era tornati alla fase preliminare. Ieri, il gup del tribunale di Frosinone Antonello Bracaglia Morante dopo aver esaminato il caso di un'aggressione scaturita per motivi sentimentali ha deciso che A.P., 41 anni ceccanese, dovrà subire un processo, davanti al giudice monocratico, con l'accusa di lesioni aggravate.
Secondo quanto ricostruito dalla procura di Frosinone l'uomo avrebbe scoperto la moglie con l'amante in un ristorante di Ceprano e da lì si era scatenato un putiferio. Il fatto contestato all'uomo, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, risale al settembre di due anni fa. In base a quanto ricostruito nel corso delle indagini, i rapporti tra i due conviventi era ormai giunti al capolinea, e la donna si stava frequentando con un altro uomo. Così quando l'imputato si è imbattuto nella nuova coppia, all'interno di un'attività di ristorazione, è andato su tutte le furie. A farne le spese è stato il nuovo compagno della donna, residente a Torrice, 40 anni, finito in ospedale, con tanto di trasferimento in eliambulanza a Roma, per un trauma cranico. In base a quanto contesta la procura di Frosinone, il ceccanese è imputato di aver colpito violentemente con l'antifurto metallico il rivale.
La vittima aveva subito un colpo nella regione dello zigomo a seguito del quale era caduta a terra. Inizialmente le condizioni erano apparse preoccupanti, poi, la prognosi era stata sciolta dai medici del policlinico Umberto I di Roma e quantificata in quaranta giorni. Nel frattempo, era stata avviata un'indagine condotta dai carabinieri di Ceprano, allertati dal locale dove la coppia si era dato appuntamento. Anche l'aggressore, a sua volta, si era portato in ospedale per segnalare che pure lui era stato colpito e che si era a sua volta difeso.
A.P., che è difeso dagli avvocati Rosario Grieco e Giulia Giacinti era finito a giudizio con citazione diretta al che i legali avevano eccepito la necessità di passare prima per il vaglio dell'udienza preliminare, essendo contestata l'aggravante delle lesioni gravi. Nel corso dell'udienza di ieri i legali hanno chiesto di far cadere l'aggravante e quantomeno di estromettere dal fascicolo le dichiarazioni autoindizianti dell'imputato rese senza le garanzie difensive. Il giudice ha accolto questa seconda richiesta mentre ha mantenuto invariata l'imputazione. Il processo inizierà a partire dal 5 dicembre.