Muore a 93 anni dopo una settimana di ricovero in ospedale per la rottura di un femore, dopo l'apertura di un fascicolo in cui sono stati iscritti i nomi di medici e infermieri dell'ospedale di Sora, accanto a quelli due parenti e del badante dell'anziana, giovedì è stato nominato uno specialista. Si tratta di un ortopedico che in base a quanto disposto in materia dalla legge Gelli affiancherà il medico legale che ha eseguito l'autopsia nella valutazione dei dati in suo possesso.  Una garanzia in più quando si parla di ipotesi di colpa medica.

Intanto, oltre all'avanzamento tecnico disposto dalla procura che qualche giorno prima aveva nominato un consulente per l'estrazione dei dati dai telefoni degli indagati si sta cercando di mettere ogni i tassello al suo posto. Nel fascicolo aperto sulla morte di L.S., la donna di 93 anni di Sora investita in pieno centro ad agosto, sarebbero finiti ben otto indagati: medici e infermieri per un'ipotesi di omicidio colposo. Ma anche due parenti e un badante ai quali viene chiesto conto (in varia misura) di una tentata truffa all'assicurazione dell'automobilista e di simulazione di reato nonché di favoreggiamento.
Una situazione complessa, in cui gli inquirenti si stanno muovendo con massima cautela per cercare di ricostruire tutti i momenti precedenti e successivi all'incidente e quelli relativi alla degenza della novantatreenne, fino alla sua morte.

In campo un pool di legali, tra i quali gli avvocati Raffaele Iannotta, Augusto Casinelli, Gianfranco Testa e Antonio Perlini. Per le parti offese, invece, l'avvocato Eleonora Rea.