I lavoratori della Biomedica Foscama di Ferentino chiusa da mesi, sono di nuovo sulle barricate. Ieri pomeriggio il clima che si respirava davanti alla fabbrica non era dei migliori. Maestranze e sindacati si sono ritrovati in assemblea dopo l'incontro del giorno prima tra le sigle sindacali, la curatela e la Spl che si è aggiudicata la seconda asta (la prima è andata deserta) per rilevare la storica industria farmaceutica. Come spiegato da Antonella Valeriani (Femca Cisl) ed Enzo Valente (Ugl Chimici): «C'era un impegno della Spl, ossia che 30 lavoratori su 74 (oggi in Cig) andavano tenuti, invece vorrebbero tenere solo 4 persone, le altre collocate in Naspi e riassorbite in seguito. Inoltre i lavoratori perdono tutti i diritti acquisiti negli anni.
E la curatela chiede mediante un verbale di conciliazione, in sede sindacale, che i lavoratori rinuncino a impugnare e a chiedere alcunché alla curatela fallimentare. Noi non ci stiamo, vogliamo che vengano ricollocati i 30 lavoratori. Ieri (martedì ndr) siamo stati forzati ancora una volta: o firmate l'accordo o sarà procedura di mobilità. Oggi (ieri) puntualmente siamo stati raggiunti dalla procedura di mobilità da parte della curatela. A questo punto, dopo i ricatti, chiediamo immediatamente l'apertura di un tavolo istituzionale all'assessore regionale al lavoro, al prefetto e al presidente della Provincia. I lavoratori non possono essere maltrattati e sbeffeggiati».
Oltre a Valeriani e Valente sono intervenuti Giuseppe Caccianini (Uiltec), Sandro Chiarlitti (Filctem Cgil), tutti pronti a dare battaglia affinché vada a buon fine la delicata vertenza. È intervenuto con una nota anche Antonio Pompeo sindaco di Ferentino e presidente della Provincia: «Esprimo il disappunto per la mancata conclusione positiva della vertenza Biomedica Foscama. Siamo dalla parte dei lavoratori e pronti a sostenere tutte le azioni che le sigle sindacali vorranno mettere in campo. Mi sono confrontato con esse, artefici del presidio davanti allo stabilimento, ribadendo che siamo a disposizione per ogni iniziativa utile alla salvaguardia dei livelli occupazionali. La mia solidarietà e vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie. Occorre il contributo di tutte le istituzioni locali per non subire l'ennesimo impoverimento del nostro tessuto industriale».