Tra le zone dimenticate della città di Sora c'è anche quella alle spalle della chiesa di San Rocco, precisamente nell'area che ospita il ponte di legno Vittorio Cristini chiuso ormai da anni, dai tempi dell'amministrazione guidata dal sindaco Ernesto Tersigni. La tanta sporcizia è il pessimo biglietto da visita.

Il ponte lamellare in legno dedicato all'illustre sorano Vittorio Cristini, da molto tempo è chiuso perché pericolante e inagibile. Era una struttura che doveva riconsegnare un più ampio respiro alla zona, facilitando la possibilità dei pedoni di raggiungere il versante opposto del fiume Liri, offrendo anche uno spettacolo mozzafiato proprio sotto alla rocca che vede in cima l'amato castello.

«Per il ponte di San Rocco abbiamo trovato la soluzione tecnica per il recupero di tutta la parte in acciaio e rifacimento, perché completamente ammalorate, delle parti di legno -ha assicurato il sindaco- I soldi sono in bilancio, l'opera si farà». Roberto De Donatis si dice pronto, con la sua squadra, a dare una sistemata per riconsegnare alla città il ponte, ma nel frattempo il degrado avanza.

Effettivamente, mentre da corso Volsci, l'ente comunale, sistema le carte e stanzia dei fondi per preventivare i tanto attesi lavori, sul ponte le condizioni igienico-sanitarie sono scandalose. Sono pochi i residenti della zona a lato di San Rocco dove è stato costruito il ponte, ma tante le persone che vi transitano a piedi o in bicicletta. Una realtà che riporta alle notti brave di ragazzi che lasciano bottiglie di birra, bicchieri di plastica e che, molto spesso, le buttano anche tra la vegetazione.

È nata, dunque, una discarica a cielo aperto vicino al fiume che dovrebbe essere chiamato in causa per la sua bellezza paesaggistica e non per questi sfregi al decoro urbano.
«Attendiamo che venga riaperto il ponte, che venga garantita sicurezza con il collocamento delle telecamere -dicono da San Rocco- Nel frattempo invitiamo l'amministrazione a riposizionare dei cestini e ad apporre dei cartelli che invitino i giovani al rispetto dei luoghi pubblici. Più controlli dalle forze dell'ordine allontanerebbero questo stato d'abbandono».