Sorpresa! In Italia i Comuni non possono più lanciare campagne "plastic free" per vietare l'utilizzo di prodotti monouso. Lo ha stabilito recentemente il Consiglio di Stato, che ha accolto l'appello cautelare della Federazione della gomma plastica e ha sospeso l'efficacia di un provvedimento del Comune di Teramo in materia di "plastic free". Secondo i supremi giudici amministrativi, infatti, l'ordinanza comunale non era conforme alla legge: difettava "delle necessarie istruttorie e della motivazione circa la sussistenza di un'effettiva situazione di emergenza o di grave pericolo".
Inoltre, aggiungono i giudici, il provvedimento comunale difettava "delle indicazioni di un limite temporale di efficacia, connaturato al carattere straordinario dell'atto". Il Consiglio di Stato ha anche riconosciuto "il pericolo di danno" per le industrie, "dedotto alla luce dell'incidenza sulle scelte imprenditoriali, sia della singola società appellante che dell'intera filiera produttiva".
Recentemente il consiglio comunale di Frosinone ha approvato una delibera con cui vieta l'utilizzo di materiale plastico monouso all'interno degli edifici di proprietà del Comune di Frosinone (salvo i contratti già in essere). E fa considerare, in sede di valutazione dell'offerta economicamente vantaggiosa, nell'ambito delle procedure di gara pubblica per forniture e servizi, come elemento positivo il basso consumo di materiali non riciclabili e di prevedere come elemento negativo di valutazione l'utilizzo di materiale plastico monouso e di materiali inquinanti e non riciclabili. L'atto ha ricevuto consensi bipartisan. La delibera, infatti, è stata approvata all'unanimità dall'aula, ma il provvedimento non è a rischio impugnazione, essendo scaduti i termini di legge.
Un provvedimento che nello spirito voleva andare verso una nuova sensibilità ambientale. Questo perché, principalmente, proporre il divieto di utilizzo della plastica monouso, significa cambiare profondamente lo stile di vita e le abitudini dei citatdini. Adesso per il futuro i provvedimenti della pubblica amministrazione in fatto di limitazione della plastica non possono non tener conto di questa decisione del Consiglio di Stato che fa, inevitabilmente, giurisprudenza.