Un'ora e mezza per estrapolare tutti i dati richiesti dalla procura: si è svolto ieri mattina a Roma, nella caserma Salvo D'Acquisto - quella dei militari del Ris - in viale Tor di Quinto, la delicata operazione di estrazione dei dati dal cellulare dello zio della vittima, il fratello di Donatella Di Bona. Un'attività che ha avuto luogo alla presenza dei legali di parte: l'avvocato Luigi D'Anna per Nicola Feroleto e gli avvocati Cucchi e Prospero per Donatella Di Bona, i genitori del piccolo Gabriel arrestati a 24 ore dall'omicidio grazie un'operazione lampo dei carabinieri.

La richiesta dell'accertamento tecnico irripetibile era stata inoltrata dal sostituto Maisto, titolare della delicatissima indagine sulla morte del piccolo Gabriel Feroleto: un ulteriore tassello che potrà chiarire aspetti cruciali della vicenda. I dati relativi ai messaggi e al traffico telefonico dello zio sono stati inviati alla procura di Cassino, dove - stando ai beninformati - sono anche giunti i dati relativi alle verifiche sui cellulari di mamma Donatella e papà Nicola, accusati di omicidio volontario aggravato per aver ucciso il figlio in zona Volla, sempre secondo le ipotesi degli inquirenti.

Contenuti, ovviamente, coperti dal segreto istruttorio che forniranno dettagli chiave per accertare presenze o assenze nel campo dell'orrore, quello a due passi dall'abitazione familiare, che resta sotto sequestro. Questi dati potrebbero servire, ad esempio, ad escludere che Donatella possa aver inoltrato chiamate o messaggi prima, dopo o a ridosso dell'efferato omicidio. Secondo i primi risultati dell'autopsia, Gabriel sarebbe stato soffocato da una mano, forse perché piangeva. Attesi ancora i risultati delle analisi sulle zolle di terreno prelevate sia in zona Volla sia dal campo di Nicola, a Villa Santa Lucia.