Modelli che funzionano. Per energia e volontà dei singoli. Modelli turistici o di sviluppo che raccontano l'intuito e gli investimenti di chi ha il coraggio di mettersi in prima linea e di "sfruttare" le potenzialità di una terra per troppo tempo lasciata nell'oblio.

È il "tempo" del privato che entra a gamba tesa nei processi economici e sociali di un territorio e coglie opportunità che, troppo spesso, il sistema si è lasciato sfuggire pur essendogli passate sotto il naso.

È il tempo dell'iniziativa personale, capace di intercettare chance e costruire un polo attrattivo con risultati tangibili.
Sono le prime vie che si iniziano a costruire nella terra cassinate con piccoli processi dove si moltiplicano le opportunità, anche occupazionali. Periodiche, legate a stagioni, ma esistenti.

Nel frattempo, si cerca disperatamente di abbattere le trafile burocratiche che rallentano buona volontà e impegno di chiunque come pure servirebbe un sistema integrato di servizi capace di far sentire accolto il visitatore che si imbatte nella bassa provincia.
Trasporti, interconnessioni, sistemi informativi restano una chimera, come pure l'abilità a intercettare fondi (magari anche europei, tanto sbandierati nelle campagne elettorali) per progetti dove il territorio sia in grado di valicare confini e di mettere in mostra i propri tesori.