Il 23 dicembre scorso c'era stata l'inaugurazione. Dopo appena otto mesi, il murales di via Ciamarra è stato deturpato con una scritta che va a coprire parzialmente uno dei riquadri delle opere restaurate dai ragazzi dell'I.I.S. "Bragaglia" di Frosinone, seguendo le linee di un progetto voluto dall'amministrazione Ottaviani. Nella notte tra giovedì e venerdì qualcuno, con uno spray nero, ha scritto su uno dei disegni "Bruno N1". Una scritta apparentemente senza alcun significato, ma che ha rovinato una delle opere.

«Un gesto vile e da condannare che ha offeso il lavoro encomiabile di tanti ragazzi e dei loro insegnanti a volte anche in condizioni ambientali difficili» ha detto l'assessore Rossella Testa, che si è spesa in prima persona, in passato, per il progetto di restauro del murales. «Dopo essere venuta a conoscenza dell'accaduto - ha proseguito l'assessore - mi sono subito messa in contatto con alcuni referenti del progetto per il "Bragaglia", ovvero la professoressa Dumano e il professor Culla, e abbiamo concordato di intervenire al più presto per ripristinare il tutto. La risposta a "Bruno n.1" sarà l'impegno dell'amministrazione Ottaviani e dei ragazzi del Liceo Artistico insieme ai docenti di cancellare quanto prima la scritta del numero 1 degli imbecilli». Lapidario, ma significativo il commento del consigliere Thaira Mangiapelo: «Primitivi incivili».

Dopo 23 anni dalla realizzazione ad opera del collettivo "Giovani per la città", gli storici murales di via Ciamarra, dedicati al genio di Carlo Ludovico Bragaglia, erano tornati a nuova vita. Resi irriconoscibili dall'incessante azione degli agenti atmosferici, i murales erano quindi divenuti oggetto di un piano di restyling da parte dell'amministrazione Ottaviani che, per evitare che un importante patrimonio identitario andasse perduto, aveva coinvolto il Liceo Artistico in un incisivo intervento di restauro e riqualificazione.

«L'obiettivo del progetto – aveva dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, nel giorno dell'inaugurazione – era quello di riportare in vita gli antichi disegni con le identiche caratteristiche e linee progettuali. Oggi portiamo a compimento, dunque, un percorso identitario volto alla salvaguardia della memoria storica, attraverso due fattori di forte coesione sociale: la cultura e l'arte».

Nell'occasione il sindaco aveva voluto ringraziare gli insegnanti e gli studenti del "Bragaglia" per il lavoro svolto, oltre a sottolineare il lodevole impegno profuso nella realizzazione dell'opera dagli autori originari. Il materiale da cui sono nati i murales – nel quale appare anche la corrispondenza in cui il grande fotografo, regista e sceneggiatore scomparso a Roma nel 1998 ringraziava l'associazione per la dedica apposta all'opera di via Ciamarra – diventerà molto probabilmente in futuro oggetto di una mostra.

Intanto, la priorità, nell'immediato periodo, da parte dell'amministrazione comunale è quello di cancellare la scritta che deturpa il murales e riportare alla sua originaria bellezza l'opera celebrativa del genio di Bragaglia.