Altra puntata nella telenovela della controversa vicenda generata dalla deliberazione della sezione piemontese della Corte dei conti secondo la quale, non rientrando il servizio di trasporto scolastico nell'elenco dei servizi a domanda individuale, "il costo del servizio stesso deve trovare totale copertura da parte degli utenti".

In questo contesto, una norma richiesta dall'Anci e inserita dal Governo nel decreto scuola approvato dal Consiglio dei Ministri il 6 agosto 2019 avrebbe potuto sparigliare le carte, ma la crisi di Governo ha impedito l'approvazione del decreto legge e con esso la norma sul trasporto scolastico.

«In questa situazione di criticità – si legge sul Sole 24 Ore in un articolo a firma tra l'altro del dirigente del Comune di Frosinone Vincenzo Giannotti – un'altra Corte dei conti (Puglia deliberazione 76/2019), pur condividendo le motivazione dei colleghi piemontesi, chiarisce due passaggi fondamentali.

Il primo riguarda la possibilità da parte degli enti locali di poter inserire, tra le risorse volte ad assicurare l'integrale copertura dei costi, eventuali contribuzioni regionali destinate al diritto allo studio. Il secondo e più importante passaggio concerne, invece, la possibilità per l'ente locale di poter destinare, nella propria autonomia finanziaria, specifiche risorse finanziarie purché reperite nel rispetto della clausola d'invarianza finanziaria espressa nel divieto dei nuovi e maggiori oneri.

Entrambe le soluzioni permetteranno, così agli enti locali, di poter assicurare il servizio all'apertura del nuovo anno scolastico purché con spese non superiori a quelle stanziate nel bilancio precedente, ovvero destinando eventuali specifiche risorse addizionali qualora fornite da specifichi contributi regionali».

I giudici contabili pugliesi, pur d'accordo di fondo coi colleghi piemontesi, dicono, quindi, che gli enti locali potranno continuare ad assicurare il servizio purché il costo non sia superiore a quello sostenuto nell'esercizio precedente e, in caso di contribuzione regionale, avranno la possibilità di destinare parte di queste risorse per finanziare anche un possibile incremento del servizio