Ladri al centro ed in periferia. E le telecamere? Nei giorni scorsi alcuni gravi episodi hanno interrotto il periodo di quiete che sembrava dominare la torrida estate che ormai volge al termine. Alcuni furti, perpetrati a danno di abitazioni soprattutto periferiche, nonostante la gravità del fatto possono rientrare nella media, anzi al di sotto della stessa. Due casi, che meritano di essere citati, dimostrano la "professionalità" acquisita dagli autori e le difficoltà nel contrastare i protagonisti dei raid, sempre più sicuri e sprezzanti dell'ottimo lavoro dei carabinieri che non possono essere onnipresenti.

I colpi
Una villa nei pressi della via Anticolana, protetta da robusti serramenti, inferriate ed impianto d'allarme, è stata visitata e messa a soqquadro. Addirittura, i malviventi hanno bloccato con fil di ferro il cancello d'ingresso per impedire l'accesso ai proprietari ed eventualmente alle forze dell'ordine. Il bottino è stato cospicuo ed i danni ammontano a decine di migliaia di euro.
Non meglio è andata ad un professionista del settore sanitario residente nel centro cittadino. Il portoncino d'ingresso, blindato e di ottima fattura, non è servito a bloccare la visita dei soliti ignoti che, senza lasciare traccia alcuna di effrazione, sono penetrati nottetempo all'interno dell'abitazione rovistando dappertutto e trafugando gioielli ed oggetti di collezione.

La città sembra essere stata munita di telecamere di controllo, ma funzionano? E chi le controlla? Qualcuno teme che la procedura seguita per la loro installazione non abbia rispettato i canoni previsti dalla commissione prefettizia, che sovrintende alla collocazione delle apparecchiature. Sia la piantina generale, che i particolari e lo stesso orientamento degli occhi elettronici, debbono essere concordati, e curata in maniera severa la fase dei controlli e della conservazione delle memorie. In assenza del supporto delle telecamere, controllare un territorio vasto come quello anagnino è un'impresa ardua, ed appare assurdo che, in presenza di un investimento ormai datato, il Comando dell'Arma non abbia accesso a dati essenziali.