C'era o no quel cordone ombelicale stretto attorno al collo del piccolo Leonardo? La mamma della giovane partoriente afferma di sì, di averlo visto con i suoi occhi. Ma di questo sulla cartella clinica non c'è traccia.

Un particolare che potrebbe aiutare a capire perché il bimbo è morto domenica sera in sala parto, all'ospedale Spaziani di Frosinone. Nella stanza, accanto alla figlia in travaglio, c'era anche la madre di quest'ultima. Proprio lei insiste sul fatto di aver visto il cordone ombelicale stretto attorno al collo del bambino. Che dunque potrebbe averlo ucciso. Mentre la cartella clinica non fa cenno a questo tipo di emergenza.

I genitori del piccolo, una giovane coppia di Ceccano distrutta dal dolore, vogliono vederci chiaro. Hanno presentato un esposto-querela ai carabinieri affidandosi all'avvocato Simone Galluccio. Non sono i soli a cercare la verità sulla tragedia. La procura della Repubblica di Frosinone ha aperto un'inchiesta e anche l'Azienda sanitaria locale ha subito attivato un'indagine interna per ricostruire quanto avvenuto domenica sera in sala parto.

Un parto cesareo d'urgenza avrebbe potuto evitare la tragedia? C'è stata una qualche negligenza o imperizia medica oppure il neonato è morto per cause impossibili da trattare? Questo l'interrogativo che muove la doppia inchiesta di procura e Asl e che la famiglia del piccolo Leonardo chiede di sciogliere.

Per depositare i risultati dell'autopsia, eseguita l'altro ieri sul corpicino, il medico legale Daniela Lucidi e la ginecologa Fabrizia Magliocchetti hanno sessanta giorni di tempo. Oggi, dopo il dissequestro della salma, è atteso il via libera della procura ai funerali che probabilmente verranno fissati in giornata.

Il primario del reparto di ginecologia dello Spaziani, il dottor Giancarlo Paradisi, ha parlato di un decesso «improvviso e inaspettato», spiegando che appena venuto alla luce il neonato ha mostrato subito scarsi segni di vitalità e che, nonostante i tentativi di rianimazione, non ce l'ha fatta. «È stato fatto tutto il possibile per salvare il bambino - ha ribadito Paradisi all'agenzia AdnKronos - In questi casi non c'è sempre un colpevole». I genitori del piccolo, però, non sono convinti che la tragedia fosse davvero inevitabile