Un drink di troppo, una dose che scivola da una mano all'altra in mezzo alla gente, urla e schiamazzi sotto ai portoni. Minorenni e maggiorenni che si sentono "padroni" della zone che colonizzano. Di contro? Una piazza-salotto invidiata e locali vitali e affollati. Se l'assessore Danilo Grossi ha deciso di prendere in mano la situazione per strappare spazi al malaffare "sotterraneo" e al suo divertimento artificiale, alzando palchi e promuovendo serate musicali insieme a giovani e locali, Bruno Vacca della ConfCommercio accoglie l'idea del confronto tra più attori e insiste su un tavolo permanente, dove ognuno può dare un contributo importante per risolvere, piano piano, le criticità. Ma soprattutto per riappropriarsi di spazi vitali per il divertimento sano.

Mala movida e sballo, come presidente di ConfCommercio Lazio sud- Cassino che cosa pensa della situazione?
«Ho trovato interessanti le cose che ha detto il neo assessore alla cultura Danilo Grossi sulla necessità di organizzare la buona movida e, quindi, un riappropriarsi delle piazze da parte di giovani e famiglie che arrivano da ogni zona. Il problema riguarda tutti, credo che, da queste sue proposte, si possa cominciare a parlare di un tavolo di confronto tra amministrazione, operatori del settore con bar e pubblici esercizi, associazioni di famiglie, giornalisti e, poi, anche il mondo della scuola. Se si vuole, va avviato un confronto che costruisca sensibilizzazione attiva su questa tematica, altrimenti si rischia di andare avanti con i due "partiti", quelli contro e quelli a favore e diventa un artifizio volersi schierare. Qui, ripeto, c'è una problematica che riguarda tutti, ognuno deve farsi parte diligente per riuscire a sconfiggere la mala movida con la buona movida».

Questa idea di accendere la musica in piazza, con tanti eventi "suggeriti" dall'amministrazione, come la ritiene?
«È una buona idea. Io credo nella riappropriazione graduale da parte di famiglie, giovani e territorio di questi spazi. In questo caso la centralità di piazza Labriola. Ho apprezzato anche le iniziative fatte da associazioni di giovani, compresa Sportweek. Utili, dunque, le proposte dell'assessore, le iniziative dei giovani, quelle degli operatori del settore di coniugare musica e cultura, tempo libero e lo stare insieme per mantenere viva la nostra città in una forma corretta, utile, partecipata. condivisa. Al contempo, sembra davvero utile anche questa iniziativa dell'assessore di costruire un tavolo di confronto: già il fatto di potessi incontrare e di parlarne è di per sé positivo».

Andando tutti nella stessa direzione e con un impegno costante, secondo lei, si riescono c sconfiggere i mali della notte, cioè alcol, droga e, pure, maleducazione?
«Io non credo in un effetto immediato e definitivo ma credo che già il fatto di confrontarsi veramente, non con composizioni precostituite, sia di per sé positivo perché costringe l'altro a misurarsi con esigenze diverse: questo diventa un modo di affrontare il problema e di recuperare spazi e territorio. Il mantenere spazi e difendere il territorio è una azione quotidiana. Ben vengano iniziative concrete, se c'è volontà. In passato come ConfCommercio Lazio Sud abbiamo individuato una delega specifica alla movida. Oggi, con questa figura, abbiamo già dato la disponibilità per questo confronto permanente unendo anche i nostri delegati ai pubblici esercizi e alla cultura. Con queste tre figure e con tutto il nostro contributo stiamo anche cercando di studiare come altre città siano riuscite ad attenuare la mala movida e a recuperare serenità, togliendo un clima di contrapposizione a favore della condivisione. Se vogliamo cominciare, non solo a parlarne ma anche ad affrontare l'argomento, siamo pronti».