Circolano piuttosto in branco. Ma anche in maniera isolata. I randagi restano l'incubo della cittadina di Cervaro. Stazionano in zone di campagna, a ridosso della Casilina sud e si sono impadroniti di spazi di azione dove rincorrono auto, biciclette o singoli che prediligono quelle strade per correre di buon mattino o nel tardo pomeriggio.

Di notte, non sono peregrini gli episodi di "cori" prolungati quando magari uno dei cani domestici della zona inizia ad abbaiare. Situazione simile anche nella parte alta del paese dove parecchi residenti hanno lamentato la presenza di cani senza microchip a spasso in zone abitate e dall'aspetto "pericoloso". Ma il "re" degli incubi resta la stessa casilina. Non è difficile percorrerla e incappare, anche nella zona di San Vittore del Lazio o in quella della vicina Cassino, in uno o più cani che gironzolano senza meta e che attraversano improvvisamente la carreggiata costringendo a brusche frenate.

Problema che si ripete. Problema mai risolto e che, ogni volta, calamita le tante preoccupazioni dei residenti ma accende i riflettori anche sugli abbandoni estivi. Molti degli esemplari sono cani di razza o, comunque, appaiono davvero ben curati. Ma la strada, si sa, li trasforma facilmente in animali pericolosi.