Il bambino poteva essere salvato? Cosa è accaduto in quella manciata di minuti alla fine del travaglio? Un parto cesareo d'urgenza avrebbe potuto evitare la tragedia? Si è trattato di una negligenza medica o il neonato è morto per cause naturali?

A questi interrogativi dovrà rispondere l'inchiesta avviata dalla procura della Repubblica di Frosinone. Sessanta giorni per capire come è morto il loro bambino. Sarà il referto dell'autopsia, effettuata ieri, a chiarire il dramma avvenuto nella tarda serata di domenica all'ospedale "Fabrizio Spaziani" di Frosinone.

Chiedono la verità i genitori del neonato, una giovane coppia di Ceccano. Sarebbe dovuto essere il giorno più bello, invece si è trasformato in un incubo per la coppia che non vedeva l'ora di abbracciare il figlio. Ci sarebbero stati momenti di tensione in ospedale quando i familiari hanno appreso la notizia della morte del piccolo. Si sono affidati all'avvocato Simone Galluccio per conoscere la verità.

Hanno presentato denuncia ai carabinieri e la Procura di Frosinone ha aperto un'inchiesta. Un'indagine interna è stata avviata anche dalla Asl in attesa della relazione della struttura. Molto probabilmente nella giornata di oggi si terrà un audit interno, come da prassi, con il personale del reparto coinvolto, la direzione sanitaria e il risk manager. Dalla Asl il messaggio di cordoglio ai genitori del piccolo. «Siamo costernati ed esprimiamo la vicinanza ai familiari colpiti dal doloroso episodio».

Le indagini
Al momento vige il massimo riserbo da parte degli investigatori. Si tratterà, poi, di capire se un parto cesareo avrebbe potuto salvare il nascituro. I carabinieri hanno sequestrato la cartella clinica. Il sostituto procuratore Adolfo Coletta ha aperto un'inchiesta e ha affidato una consulenza al medico legale Daniela Lucidi e alla ginecologa Fabrizia Magliocchetti, che ieri hanno eseguito l'autopsia.

Hanno sessanta giorni di tempo per riferire le loro conclusioni al magistrato. Il primario di ginecologia Giancarlo Paradisi all'agenzia AdnKronos ha parlato di un decesso «improvviso e inaspettato. Appena venuto alla luce il neonato ha mostrato subito scarsi segni di vitalità e, nonostante i tentativi di rianimazione della neonatologa, non ce l'ha fatta. È stato fatto tutto il possibile per salvare il neonato. In questi casi non c'è sempre un colpevole - precisa il medico - Purtroppo, anche se la mortalità infantile in Italia è fortunatamente molto bassa, resta un numero di casi incomprimibile. La nostra struttura, tra l'altro, ha dati di elevata sicurezza, con percentuali di mortalità più basse della media nazionale»