Un'altra notte di paura. E di rabbia. I ladri non mollano la presa, zona dopo zona, casa dopo casa. Una raffica di furti che sembra non avere fine in questo ultimo scorcio d'agosto. Una banda di malviventi (forse più di una) ben organizzata, esperta, che sta esasperando gli animi dei residenti. Nessuno si sente al sicuro. Così i cittadini scendono in strada, qualcuno anche col bastone. Ronde improvvisate per tentare di scoraggiare i malintenzionati di turno o, come accaduto l'altra sera in via Badia, per dare la caccia ai ladri in fuga.

Prima i colpi messi a segno o tentati in via del Castagno, nella parte alta della città, poi quelli nella contrada della Cantinella, l'ultimo venerdì sera lungo la strada che conduce alla badia dei padri Passionisti, nella zona dove passa la linea ferroviaria ad alta velocità. I ladri stavolta hanno preso di mira l'abitazione del padre dell'avvocato Chiara Masi.

Erano circa le 21.45, la famiglia era al mare e in casa non c'era nessuno. «Hanno disattivato il sistema d'allarme, peraltro piuttosto sofisticato, e schiumato la sirena esterna - racconta ancora scossa la giovane avvocatessa ceccanese - Hanno forzato il portone d'ingresso, probabilmente con un piede di porco. Sono entrati e hanno messo tutto a soqquadro. Hanno agito al buio dopo aver staccato l'interruttore generale della corrente. Cercavano contanti e gioielli». Che però in casa non c'erano. Perciò il bottino non è stato ricco. «Stiamo controllando che cosa manca», spiega Chiara Masi.

I vicini hanno sentito dei rumori, uno di loro si è insospettito e si è avvicinato alla casa con una torcia; qui ha sentito che dentro stavano parlando. A quel punto probabilmente i ladri si sono accorti della sua presenza e sono fuggiti. «I carabinieri sono arrivati subito - riprende l'avvocato Masi - Le polemiche circolate su Facebook a questo proposito sono infondate. Il problema è che sono pochi e hanno mezzi inadeguati. Perché allora non impegnare anche la polizia locale per presidiare meglio tutto il territorio?»