Vittima seriale e preferita dei malviventi. Norina Rosi, che gestisce un esercizio commerciale in via Berlvedere Castellone, è avvilita: «Ormai siamo arrivati a quota quindici! Quindici volte che i ladri mi svuotano la casa ed il negozio!». L'anziana nei giorni scorsi ha subito l'ennesimo prelevamento forzoso da parte di una coppia di donne che, raggirandola per bene, l'hanno alleggerita del contante e di altri valori. Il negozio di generi diversi e tabaccheria si trova all'inizio della salita di via Monti, a due passi dal capolinea Cotral che insiste sulla strada provinciale Anagni-Acuto. Le due donne sono entrate nel negozio cercando qualcosa di non definito.

Invece di dubitare dell'approccio, piuttosto inconsueto, Norina ha cercato di metterle a proprio agio, suggerendo e consigliandole. Tra una parola e l'altra, la titolare dell'esercizio che dopo ogni episodio negativo dichiara di voler chiudere, ha messo a posto documenti ed altro, trascurando la regola più elementare: non far capire dove vengono conservati soldi e valori. Fatto sta che, dopo aver trascorso una buona mezz'ora parlando del più e del meno ma senza effettuare alcuna transazione commerciale, le due donne hanno deciso di togliere il disturbo, evidentemente soddisfatte di come erano andate le cose.

Dopo averle salutate, Norina, avendo dei dubbi, ha pensato bene di effettuare un controllo alle sue cose. Ha fatto così la triste sorpresa, vittima ancora una volta della sua buona fede. I circa 500 euro in contanti erano spariti, e con loro alcuni piccoli oggetti di valore. La poveretta ha così chiamato sconsolata i carabinieri. Gli uomini del capitano Meo hanno attivato le indagini ma delle due truffatrici nessuna traccia.