Lacrime e dolore al funerale di Stella Tatangelo. La città ha abbracciato così la famiglia della diciottenne, strappata alla vita e ai suoi affetti troppo presto per trovare un perché, una consolazione. «Muor giovane colui che gli dei amano» scriveva il greco Menando. Ma è davvero difficile accettare un lutto così lacerante che segnerà per sempre la vita di quanti l'hanno amata.

Tutto si è fermato giovedì pomeriggio all'arrivo in piazza Santa Restituta della bara dentro cui era adagiato il corpo senza vita di Stella, morta tragicamente dopo l'incidente stradale avvenuto tra la notte di martedì e mercoledì scorsi in località Vuotti, ad Arpino. Un ferragosto che la città ricorderà a lungo. Le lacrime dei tanti amici hanno bagnato la piazza in questa triste giornata.
In tanti non sono riusciti a prendere posto in una Santa Restituta stracolma. Erano centinaia le persone che hanno voluto salutare per l'ultima volta Stella.

Tanti i sacerdoti sull'altare. «Uno strappo troppo forte –ha esordito don Donato Piacentini, da sempre vicino alla famiglia della ragazza che ha riposto nella fede la forza dopo tanto dolore –A Maria consegniamo la nostra Stella. Chi vive nel Signore non muore mai – ha aggiunto il prete – Stella aveva impareggiabili doti che la rendevano unica già a sette anni. Era una gioia vedere una bambina piena di tanto sapere e forza. Ora Stella è diventata un fiore presente nel giardino del cielo». Il sacerdote, durante l'omelia, ha anche parlato di dolore disumano, quello a cui sono chiamati i genitori.

Gli amici, che dopo la cerimonia funebre, fuori dalla chiesa, hanno lanciato delle lanterne bianche e rosa, hanno voluto ricordare "la loro Stellina" in una lettera. «Sei luce. Sei fuoco. Sei brillante. Da sempre sei una ragazza eccentrica e sai farti rispettare. Emani gioia e calore ogni giorno – hanno aggiunto i giovanissimi dalla voce rotta dal pianto – La tua risata assordante non la scorderemo mai. Non c'è un senso a quello che è successo. Ti cercheremo ogni notte in cielo, sei tra le stelle. Tutto il nostro amore va a te. Ti vogliamo bene».

Molte le autorità presenti che hanno voluto esprimere vicinanza alla famiglia Tatangelo. A seguire il servizio funebre la ditta 2 Petitta di Sora. C'era lo stendardo del liceo classico Vincenzo Simoncelli, Stella a settembre avrebbe frequentato l'ultimo anno del liceo, e i suoi compagni di scuola con le rispettive famiglie, provate dal dolore. Commosse le compagne della scuola di danza dell'insegnante Monica Lupi che hanno voluto salutarla per l'ultima volta. Tanti i fiori per Stella: tra tutti spiccava un cuore di rose rosse del suo amore, per sempre, Mattia. Il fidanzato della diciottenne si trova, insieme all'amico Filippo, nell'ospedale sorano dopo il violento incidente dell'altra sera. E.V., l'altro giovane che viaggiava sulla Golf guidata da Mattia, si trova all'Umberto I di Roma e parenti e amici pregano per un miglioramento della sue condizioni di salute. Stella, all'uscita dalla chiesa, è stata salutata dalla folla con uno scrosciante applauso.