Minaccia di morte il padre con un coltello dopo che l'uomo aveva rifiutato di dargli dei soldi per uscire. Poi dà in escandescenze. Si è tenuta ieri mattina la convalida della misura, scattata per differenti ipotesi: al ventottenne pedemontano sono state contestate resistenza, violenza, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale oltre alla tentata estorsione nei confronti del padre.

Secondo quanto accertato dai carabinieri della locale Stazione della Compagnia di Cassino il ventottenne avrebbe aggredito il padre per quel diniego. Trasportato in ospedale, avrebbe proseguito anche con i medici perché, a suo dire, non avrebbero voluto ricoverarlo. Trasferito quindi a Piedimonte, in caserma, alla vista del padre intento a presentare denuncia avrebbe dato in escandescenze, finendo in manette.

Durante l'interrogatorio di ieri in carcere, l'indagato, assistito dall'avvocato Giancarlo Corsetti, ha respinto l'accusa di tentata estorsione e ha negato di aver mai usato violenza o minaccia nei confronti del genitore per indurlo a dargli il denaro. Nei prossimi giorni la difesa presenterà istanza motivata di scarcerazione.