C'era una volta un territorio, non ancora provincia, che contava circa 315.000 abitanti. Tanto era popolata l'attuale provincia di Frosinone subito dopo l'unità d'Italia. Da allora, se si eccettua il decennio successivo e gli anni Sessanta e Settanta, i residenti sono sempre aumentati. Ora, il quadro sta velocemente mutando. La popolazione dal 2014 a oggi ha intrapreso la strada della flessione. In cinque anni è diminuita dell'1,95%. Tutti i grandi centri ciociari risentono del trend, ad eccezione di Cassino che cresce del 4,6%. Nell'ultimo quinquennio, secondo l'Istat, Alatri ha perso il 2,15% di residenti, Veroli l'1,75%, Ferentino l'1,53%, Sora l'1,42%, Frosinone l'1,33%. A rischio scomparsa i piccoli centri. Viticuso perde il 14,2% dei residenti e al 1 gennaio 2019 ha 309 residenti. Terelle con i suoi 353 ne perde il 18,5%, San Biagio Saracinisco (319 abitanti) il 13,8%, Acquafondata resiste e rimane stabile con 266 residenti. E ancora Filettino e Casalattico, che insieme superano a mala pena le mille anime, calano del 9,5% e del 9,8%.
L'andamento storico
Per la prima volta, nel primo dopoguerra, si supera quota quattrocentomila. Secondo i dati dei censimenti, la crescita è contenuta negli anni Trenta (nel 1936 si toccò 445.607), più marcata nel secondo dopoguerra fino alla grande fuga degli anni Sessanta e Settanta con una diminuzione fino a 422.630 nel 1971, sugli stesi livelli di cinquant'anni prima. Negli anni Ottanta la crescita è esponenziale con un più 8,9% rispetto al 1971 e 460.395 abitanti. Dopo un'ulteriore 4,2%, nei successivi decenni l'incremento è modesto fino ai 492.661 residenti del 2011. Ora sono 487.945.
Il capoluogo
L'evoluzione di Frosinone è simile. Dopo l'Unità d'Italia, è un paese di 10.000 abitanti e nemmeno il più popoloso della provincia che sarebbe diventata nel 1927. Un consistente balzo in avanti si ha nel 1931 con il superamento dei 16.000 residenti (più 22% nel decennio). Frosinone cresce fino a toccare i 18.447 abitanti del 1936. Quindici anni dopo altro consistente aumento con un più 33% e 24.668 unità. Nei due decenni successivi si ha una crescita del 26 e 25%, quando, nel 1971, Frosinone conta 39.028 residenti. A parte il raggiungimento di 44.644 abitanti nel 1981, da allora l'incremento è meno marcato, fino ai 48.636 del 2001. Quindi una flessione, praticamente la prima dall'inizio del Novecento con la popolazione attestatasi, nel 2011, a 46.649. Negli ultimi anni, anche per una "puli zia" dei registri dei residenti, ulteriore discesa fino a quota 46.054 del 1 gennaio 2019.
Gli altri grandi centri
Nel 1871 Cassino conta quasi 2.500 abitanti più di Frosinone. Centoquaranta anni dopo il saldo è favorevole al capoluogo di 13.000 unità. Cassino si allarga nel 1921 con un incremento in dieci anni di un terzo dei residenti, 19.001. Che restano gli stessi degli anni Cinquanta. Da allora seguono degli incrementi, soprattutto tra il 1971 e il 1981 con Cassino a superare i 31.000 residenti. Poi frenata a 33.658 nel 2011 e risalita a 36.612 al 1 gennaio 2019. Se oggi Alatri è la terza città della provincia, nel 1871 conta 13.841 residenti, più di tutti i centri provinciali.
Già nel 1901 supera 15.000 unità. Fino al 1936 il centro ernico è più grande del capoluogo. Nel 1951 supera i 20.000. Quota che vent'anni dopo è invariata. Nuovo boom con i 28.609 residenti del 2011, i 29.262 del 2014 e ora 28.632. Un altro centro che, storicamente, è ed è stato uno dei più popolosi, è Sora che, nel 1927, con il suo circondario è inglobata nella neo-costituita provincia di Frosinone. Ai tempi dell'Unità conta 12.137 abitanti, dato destinato a crescere a buon ritmo, tra il 1881 e il 1901 quando c'è un più 22% con i residenti saliti a 16.002, più di Alatri.
Del resto Sora e Isola del Liri con le cartiere, soprattutto, sono centri industriali. La crescita prosegue fino a toccare, in epoca fascista, quota 20.841. Quindi la nuova guerra, la difficile ripresa economica che, però, non lascia sul campo residenti: nel 1951 23.707. Negli anni a venire l'incremento sarà meno consistente,con il superamento di 26.000 nel censimento del 1991. Cifra invariata.
Nel 1871 Ferentino supera i diecimila abitanti. Nel nuovo secolo l'aumento è del 22,7% per 12.279 anime. Altra crescita fino ai 16.321 abitanti del 1921. Che è la stessa cifra di trent'anni dopo. Poi un passo indietro fino ai 15.794 abitanti del 1961.Negli anni '80 c'è un altro boom fino ai 20.103 nel 2001. Superata quota 21.000, ora Ferentino conta 20.973 residenti. Ceccano ai tempi dell'unità d'Italia ha 7.000 abitanti che sarebbero diventati poco meno di diecimila nel 1901, più 37%. Intorno agli anni Venti Ceccano supera i 12.000, per balzare tra i 14 e i 15.000 residenti negli anni Trenta. Dopo la seconda guerra mondiale conta 17.196 persone. Negli anni Ottanta tocca quota 18.875, per salire a 20.927 nel 1981. Tra il 1991 e il 2019 la popolazione si attesta tra 22 e 23.000 unità.
Il dato di partenza di Anagni sono gli 8.256 residenti del 1871. Nel 1911 supera, per la prima volta, quota diecimila. Nel 1936 Anagni conta 12.396 abitanti. Nel 1951 altra crescita importante con quasi il 18% per 14.620 abitanti. Nel 1981 si attesta a 18.618 per crescere fino ai 19.314 del 1991 e ai 21.441 del 2011. Tra gli anni Settanta e Ottanta dell'Ottocento Veroli conta una popolazione sugli undicimila residenti. Veroli cresce a 15.127 nel 1911 e a 18.707 vent'anni dopo. Dopo la seconda guerra mondiale Veroli sfiora 21.000 residenti, cifra non più toccata negli anni a venire finché, nel 2011, c'è stato il nuovo superamento di quota ventimila.
Altro centro che,a fine Ottocento, conta su una popolazione di 10.000 persone è Pontecorvo. Nel 1901 i residenti sono 12.492, più 21% in dieci anni. Nel 1921 altro boom per quota 15.015. Poi la guerra e l'emigrazione portano a una contrazione che, dal Cinquanta, si interrompe solo nel 1981, quando i residenti risalgono a 12.419. Gli anni successivi il dato si conferma sui 13.000.
Monte San Giovanni Campano ha 7.443 abitanti a inizio del Novecento. Nel 1931 scollina la soglia dei diecimila abitanti. Venti anni dopo i monticiani sono 12.246. Tra gli anni Sessanta e Settanta c'è un calo, poi la ripresa dall'Ottanta fino ai 12.882 abitanti del 2011. A Isola del Liri gli abitanti sono 8.244 nel 1901. Fino al 1931 la popolazione oscilla tra gli 8 e i 9.000. Nel 1981 raggiunge quota 13.000. Poi nuovo ridimensionamento fino agli 11.963 del 2011.