Un eroe tanto amato dalla comunità. Eppure quest'anno non si hanno notizie della cerimonia di commemorazione per Vittorio Marandola. «Si sarebbe dovuta celebrare in concomitanza con l'anniversario della sua morte, 12.8.1944». Riferisce Gaetano Marandola, nipote del carabiniere eroe. Ed è sempre lui che spera nella «eventualità, ancora possibile, che il Comune decida di tenere l'irrinunciabile evento», augurandosi che possa esserci un'altra data. «Potrebbe essere recuperata a settembre, compatibilmente con gli impegni dell'istituzione locale. Speriamo che venga presa la giusta decisione per il rispetto dei cervaresi, ma soprattutto per ciò che Vittorio ha rappresentato e rappresenta, con il suo esempio. Ci auguriamo di celebrare al più presto la cerimonia, soprattutto per quello che doverosamente dobbiamo a Vittorio Marandola, che al pari di quanti ancora oggi offrono la vita per l'onore della Patria e dell'Arma, si prodigò, con sublime visione patriottica, per il bene esclusivo della società italiana».

Fu insignito della Medaglia d'Oro al Valor Militare. Nella motivazione: «Pochi giorni prima della liberazione, mentre già al sicuro dalle ricerche dei tedeschi si accingeva ad attraversare la linea di combattimento per unirsi a ipatrioti, veniva informato che il comando gemanico aveva deciso di fucilare dieci ostaggi nel caso egli non si fosse presentato al comando stesso entro poche ore. Pienamente consapevole della sorte che lo attendeva, serenamente e senza titubanze la subiva perché dieci innocenti avessero salva la vita. Poco dopo affrontava con stoicismo il plotone d'esecuzione tedesco e, al grido di "Viva l'Italia", pagava con la sua vita il sublime atto d'altruismo». Intanto su iniziativa personale dei due nipoti Gaetano e Vittorio oggi alle 18 sarà celebrata una messa in ricordo nella chiesa di Medaglia d'Oro.