Interi branchi di cinghiali che scendono dalle pendici di Montecassino e che invadono giardini, cortili, campi e strade. Gli animali, che prima sceglievano il buio per avvicinarsi all'uomo, ormai arrivano a tutte le ore, anche in pieno giorno. Sono numerosi gli esemplari che si fermano lungo la Casilina nord, tra le attività commerciali e lo svincolo che porta alla zona Solfegna Cantoni e il comitato ha lanciato l'allarme. «Questo è un problema serio, in particolare per gli automobilisti spiega Benedetto Vizzaccaro Questi animali quando vedono arrivare un'auto si bloccano a causa della luce dei fari. Il giorno sono visibili, e comunque rappresentano un problema, di notte sono un vero e proprio rischio. In questo periodo inoltre ci sono molte cucciolate e a causa del bracconaggio, spesso le mamme vengono uccise e i cuccioletti restano soli e abbandonati, molti di loro muoiono.

Negli anni passati abbiamo chiesto l'intervento del Parco dei Monti Aurunci, per un censimento della fauna, ma non c'erano i fondi necessari, poi quello della polizia provinciale che con qualche rimedio ha riportato gli ungulati nella boscaglia.
Abbiamo contattato l'Astral, che aveva competenza sulla Casilina, per far installare cartellonistica e segnaletica per avvisare gli automobilisti della presenza di animali selvatici in carreggiata, non è stato fatto e ora la competenza è passata all'Anas.
Ovviamente abbiamo chiesto interventi anche al Comune e alle varie amministrazioni che si sono susseguite. Ogni anno con il caldo si ripresenta il problema, si parla fino a ottobre e ormai è tardi, gli animali tornano nel verde e parte la stagione di caccia. Ma il pericolo c'è, ed è anche grande. Vanno tutelati anche gli animali».

In via campo dei monaci e nelle campagne tra Sant'Angelo e Cervaro intere coltivazioni sono state devastate dai cinghiali.
In particolare mais e pomodori sono stati presi di mira dai branchi. Gli agricoltori sono disperati «Mesi di lavoro, migliaia di euro di investimenti e in poche notti non è rimasto quasi più nulla, è una perdita immane». «La situazione è grave ha detto Dario i danni tanti». Una stagione caratterizzata dal grande caldo, dalla siccità dalla mancanza di piogge e da due grandinate che hanno distrutto piantagioni e orti. Il settore è in crisi, gli agricoltori in ginocchio, quello che il maltempo non aveva distrutto è andato perso con le "visite" dei cinghiali.