Uno schianto terribile lungo la Casilina, proprio all'ingresso della città. Inizialmente si era parlato di un investimento ma giunti sul posto è stato possibile comprendere l'accaduto: un uomo in sella al suo motorino, dopo l'impatto con un furgoncino con cassone, era finito (in gravissime condizioni) sull'asfalto. Ferite evidenti nella parte alta del corpo, molto sangue a terra e un via vai di sirene: una scena terribile. Ennesimo incidente ieri mattina poco dopo le 8.30, proprio all'altezza dello svincolo che conduce alla zona Solfegna Cantoni e che permette di accedere, dunque, anche alla zona industriale. Sul posto, in pochissimo tempo, i vigili del fuoco, i medici del 118 e i carabinieri della Compagnia di Cassino.

Le operazioni necessarie a soccorrere l'uomo, classificato nell'immediatezza come codice rosso, si sono rivelate particolarmente difficili. E per gestire il traffico, congestionato oltre ogni immaginazione a quell'ora di punta, è stato chiesto l'ausilio dei finanzieri del Gruppo di Cassino. L'uomo, un sessantenne di Piedimonte San Germano, dopo essere stato stabilizzato sul posto, è stato caricato sull'eliambulanza fatta atterrare in un campo adiacente alla Casilina ed è stato trasferito a Roma da dove, nel corso della giornata, sono arrivate notizie rassicuranti sulla sua ripresa e sulle sue condizioni.

A stabilire la dinamica dell'incidente e le responsabilità del caso saranno gli uomini della Compagnia di Cassino guidata dal capitano Mastromanno che hanno effettuato tutti i rilievi dovuti e raccolto le testimonianze degli automobilisti e delle persone presenti. E sono tornate, prepotenti, le polemiche per un tratto di strada teatro di continui incidenti e di non pochi investimenti: un mese fa, nella stessa giornata, in uno schianto sulla Casilina erano rimasti feriti in tre. Poco dopo anche un violento investimento di un uomo del rione Colosseo. E l'elenco, purtroppo, è davvero molto lungo.

Feroci le polemiche
«Una ennesima sfiorata tragedia tra via Solfegna e la strada Casilina, dove il motorino del sessantenne ieri mattina si è scontrato contro un camioncino. Al di là della dinamica e delle responsabilità che dovranno essere accertate, torniamo a ribadire con forza che la Casilina non è in sicurezza. Lo abbiamo già detto, scritto e urlato più volte ribadiscono dal comitato Solfegna Cantoni-Ponte La Pietra ma oggi continuiamo a vedere che i nostri appelli, così come quelli dei cittadini, restano inascoltati. Ora basta: occorre che chi deve intervenire, intervenga! Serve, da parte delle autorità competenti, un atto di responsabilità!».

I membri del comitato cittadino, presieduto da Gianni La Marra, accanto alle storiche e mai dimenticate battaglie ambientaliste, da oltre tre anni hanno abbracciato anche quelle sulla sicurezza stradale in un tratto molto pericoloso e teatro di troppi incidenti. «Il tratto di strada in questione e tutto quello che conduce in zona Solfegna sono pericolosi: da tempo chiediamo dissuasori, una segnaletica adeguata e interventi concreti ha ribadito il vice presidente Benedetto Vizzaccaro La fermata dell'autobus lungo la Casilina nord non è stata messa ancora in sicurezza, ad esempio. A nulla pare sia valsa neppure la raccolta firme né l'annuncio di azioni di protesta (pacifica) per riuscire a ottenere almeno una delle risposte sperate.

La nostra battaglia volta a un'attività di sensibilizzazione affinché il tratto in questione, dove mancano oltre a un'adeguata segnaletica, l'illuminazione e una pensilina che possa realmente proteggere i nostri ragazzi che attendono l'autobus, è lettera morta. I progetti interessanti che ci erano stati raccontati sono rimasti solo sulla carta. Torniamo a gridare a più voci che non è più accettabile: la nostra sicurezza e quella dei nostri ragazzi non ha prezzo. La vita di ogni persona vale più di una promessa! Vogliamo solo risposte vere, adesso vogliamo vedere i fatti».