Estate davvero... stupefacente. Richieste di "roba" alle stelle ma pure arresti e sequestri che stanno sbandando il mercato. Le continue operazioni costringono la geografia del malaffare a mutare. Nascono e crescono nuove leve di spacciatori, con tutto l'indotto al seguito: rifornitori, "esperti nella logistica", vedette. Si posizionano accanto agli storici ma colonizzano questa e quella fetta di mercato.

Giovani e meno giovani, magari già inseriti nell'ambiente, che fanno immediatamente lo scatto di carriera e si organizzano in proprio oppure coinvolgendo amici del giro per espandere i propri affari. Nei quartieri storici, dove lo smercio in casa da parte di questo o quel gruppo è stato sempre un "porto sicuro" per i clienti che dovevano solo citofonare, ora si punta molto di più a lasciare i quantitativi nelle aree condominiali.

L'obiettivo è quello di non farsi trovare con il carico nell'appartamento: solo qualche giorno fa i carabinieri hanno sequestrato oltre 40 grammi di coca nascosta in una autoclave.
Spesso anche gli smerci avvengono così, con dosi lasciate in un punto - i quantitativi vengono concordati tramite messaggistica istantanea - e corrispettivo economico in un altro, poco distante ma sempre in un'area comune.

Altri, come dimostrato da recenti arresti, preferiscono magari detenere la roba in un nascondiglio dell'abitazione e poi spostarsi con piccolissimi quantitativi lungo le vie, nei locali, nei luoghi di aggregazione. Pochi grammi da poter gettare a terra con facilità o tali da giustificare un uso personale. C'è poi il filone dei vip, con professionisti o commercianti che non si muovono certo nelle zone "note" dello spaccio ma si affidano a luoghi e figure insospettabili.

E c'è pure il rifornimento ai minorenni. Ma lì è più semplice. La droga viaggia grazie ad altri minori (o anche immigrati) e raggiunge i più piccoli nei luoghi maggiormente frequentati come ville comunali, piazze della movida, aree antistanti i locali. Con la ripresa della scuola sarà ancora più semplice: parecchi gli ordini che si faranno su autobus o tra i banchi per poi vedersi nel pomeriggio o il sabato sera "in piazza".

La cosa più importante è concordare dose e prezzo. La parte più rischiosa è quello dello "scambio volante". E se la cocaina, dai sequestri avvenuti finora, sembra essere la regina dell'estate, non mancano neppure le droghe a 5 euro per richieste meno esigenti

Droghe sintetiche da acquistare anche on-line a cinque euro per piazzarle sia sul mercato Pontino che su quello Cassinate: un'offerta variegata e per tutte le tasche. L'importante, però, è tenere un profilo basso e non attirarsi le attenzioni delle forze dell'ordine.

Dall'inchiesta aperta sulle nuove piazze di spaccio grazie all'operazione "Coast to Coast2" emergono altri dettagli. Il vuoto che si è venuto a creare con l'operazione "Coast to Coast" da una parte, e "I due leoni" dall'altra, ha portato alla creazione di altri sviluppi economici legata al mondo degli stupefacenti, al loro utilizzo, alle logiche di commercializzazione delle droghe.

Dall'inchiesta degli agenti del vice questore Mancini che ha portato all'arresto con un'ordinanza di custodia cautelare in carcere di quattro persone - Marcello Di Zenzo di 30 anni di Cassino (accusato di spaccio) finito ai domiciliari, così come Alessandro Lucreziano di Gaeta; Andrea D'Onofrio, 27 anni di Fondi, e Edgardo Luigi Di Nitto di 29 anni di Formia in carcere - mette in luce due aspetti fondamentali: l'aumento di assuntori, sia nel Basso Lazio che nel Sud Pontino e la provenienza della droga, acquistata "all'ingrosso" nel Napoletano. Oltre al fatto che accanto a cocaina e marijuana le richieste per le droghe sintetiche risultano affatto secondarie.

I contenuti delle intercettazioni
«Loro la vogliono, qua c'è un casino di gente che... Tu considera che ogni pasticca sta 5 euro» dice uno degli indagati a un altro. «Ma quale?» gli risponde. «Quella rosa, quella me la sto a fa arrivà tramite un amico che fa questo con internet. Poi ogni cosa sta 5 euro. Un grammo se lo riesci a piazzà bene, lo vendi a 150». «Ma quella non è cosa...». «È un prodotto sintetico... No ti sballa, ti sballa!».

Sono le intercettazioni ambientali e telefoniche a costituire l'ossatura dell'indagine della polizia di Formia e Gaeta. Al trentenne cassinate, che opera nel settore della ristorazione, ad esempio, la polizia non ha mai sequestrato neppure una dose. È la cosiddetta "droga parlata", come confermato nell'ordinanza dal gip Armato, a confermare le logiche e i movimenti, la richiesta di dosi, lo spostamento di soldi e la consapevolezza di dover mantenere un profilo molto basso.

«Tu stai in una posizione altamente delicata. Questa notte hai fatto un casino per una ragazza.... Tu dovresti essere invisibile e a centrarti gli occhi addosso. Ale quello è un attimo, e che ci vuole?» raccontano ancora le intercettazioni in merito alle posizioni degli indagati del Sud Pontino. Domani gli interrogatori di garanzia. Attesa la verità degli arrestati.

di: Carmela Di Domenico