Interrogato, Gerardo Pisani, il secondo uomo coinvolto nel tentato omicidio dei due fratelli. Il ventottenne frusinate, residente a Ferentino, difeso dall'avvocato Marco Maietta,ha risposto alle domande del giudice Marta Tamburro e a quelle del sostituto procuratore Samuel Amari (presente all'interrogatorio di garanzia) che coordina le indagini condotte dai carabinieri. Pisani è accusato in concorso con Ernesto Barile (che nel frattempo ha ottenuto i domiciliari) e con un marocchino di un duplice tentato omicidio.

Per la procura avrebbero prima cercato di investire un uomo e poi di bruciare l'auto con all'interno i due fratelli e la fidanzata di uno di questi a seguito di una discussione nata in un bar per una presunta mancanza di rispetto del marocchino da parte di una delle parti offese. Pisani ha voluto precisare al giudice di essersi costituito al carcere di Frosinone e di essere tornato dalla Spagna, dove lavora come commerciante di auto, non appena saputo della misura restrittiva emessa a suo carico dal gip del tribunale di Frosinone Ida Logoluso. Ha detto di essersi preso il tempo necessario per organizzare il viaggio e di essere poi rientrato.

Quanto al primo episodio contestato, quello del 16 maggio (con il pestaggio e il tentato investimento), ha spiegato di essere intervenuto per cercare di chiarire l'accaduto all'esterno del pub. Con riferimento agli altri episodi, a partire dal tentativo di incendiare l'auto con a bordo le persone offese, il 19 maggio, ha indicato al magistrato elementi che lo collocherebbero altrove. In attesa di altri accertamenti, intanto, la difesa ha richiesto la misura sostitutiva degli arresti domiciliari sui quali il magistrato si è riservato una decisione nei prossimi giorni. L'unico di tre per il quale non è stata eseguita la misura resta il marocchino A.M., 22 anni.