Dopo tre giorni dall'arresto di Ernesto Barile, ieri è finito in carcere anche uno dei due ricercati per "tentato omicidio e minaccia con l'utilizzo di armi". I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Frosinone, hanno rintracciato Gerardo Pisani, classe 1991, di Frosinone, una delle due persone ricercate proprio nell'ambito dell'attività di indagine che ha portato a far scattare le manette martedì scorso ai polsi di Ernesto Barile. Ancora irreperibile A.N., 22, marocchino.

Pisani, difeso dagli avvocati Marco Maietta e Roberta Boccadamo, sarà interrogato lunedì mattina. L'uomo, è accusato in concorso con Barile e con il ventiduenne marocchino, (attualmente irreperibile) del tentato omicidio di due fratelli e la fidanzata di uno di questi. Il primo episodio contestato secondo la ricostruzione del Nucleo investigativo dei carabinieri, guidato dal tenente colonnello Andrea Gavazzi e dal maggiore Antonio Lombardi, tutti coordinati dal colonnello Fabio Cagnazzo, è del 16 maggio scorso. In quell'occasione, il fratello dell'uomo che aveva avuto una discussione al bar, venne convinto a salire in auto da Pisani dopo esser stato tranquillizzato che la discussione non aveva a che vedere con i problemi tra il fratello e A.N. Tuttavia i tre indagati avrebbero colpito l'uomo cercando inoltre di trascinarlo fuori dalla macchina.

Tre giorni dopo il giovane che risultato ancora irreperibile, avrebbe sbarrato la strada all'auto con tutte le persone offese a bordo, versando il contenuto di una bottiglia di plastica, colma di benzina, all'interno (colpendo pure gli occupanti) e sulla carrozzeria per poi tentare di appiccare un incendio per due volte, senza riuscire nell'intento. A tutti e tre sono stati contestati, con più azioni, anche separate tra loro, le minacce e gli atti violenti finalizzate a scoprire dove si trovasse il fratello coinvolto nella discussione al bar. Al solo marocchino la procura ha contestato il tentato incendio dell'auto con i due fratelli e la ragazza a bordo.

Arresti domiciliari, invece, per Ernesto Barile. Lascerà il carcere nei prossimi giorni non appena sarà disponibile il braccialetto elettronico che verrà apposto sulla propria persona al fine di monitorarlo ininterrottamente per evitare ogni pericolo di fuga. Nonostante la ferma opposizione del pm Samuel Amari l'avvocato Tony Ceccarelli difensore del Barile, ha ottenuto per il proprio assistito i domiciliari. Lunedì si terrà invece l'interrogatorio di Pisani. Mentre continuano le ricerche del ventiduenne da parte dei carabinieri.