Sulla ex Polveriera battibecchi politici e fiamme devastanti. Nel corso del recente consiglio comunale anagnino il delegato Luigi Pietrucci, rimbeccando gli assalti della Tagliaboschi, sottolineava «gridaste ai quattro venti che se non si vendeva la Polveriera si rischiava di non poter pagare lo stipendio ai dipendenti. Purtroppo per voi i nostri lavoratori lo ricevono ogni mese, e la Polveriera resta un capitale da utilizzare».

Una parte dei 187 ettari di proprietà comunale acquistati dal Demanio, oggetto della diatriba, l'altra sera è andata a fuoco; un incendio che minacciava di propagarsi in maniera inarrestabile, affrontato con grinta dai vigili del fuoco, dai volontari della protezione civile, dai carabinieri e dalla polizia locale. Gli incendi riguardanti boschi e prati, oltre a distruggere il patrimonio naturale, creano seri problemi alle superfici interessate, chiunque ne sia il proprietario.

Il 31 dicembre di ogni anno, di concerto tra la Forestale, gli uffici comunali e altri eventualmente interessati, viene compilata la lista dei "terreni percorsi dal fuoco". Terreni che per un numero elevato di anni sono inibiti a ogni tipo di lavorazione e, soprattutto, di realizzazione edilizia. Un bel rischio per il tesoretto che potrebbe rivelarsi inutilizzabile.