Inclusione sì, ma non a casa nostra. Più di trecento cittadini firmano una petizione contro l'arrivo, in una palazzina del centro cittadino, di cinque richiedenti asilo. «Noi non li vogliamo». Senza giri di parole parlano le otto famiglie che da un mese stanno cercando di valere le proprie istanze.

Alcuni giorni fa hanno presentato formale esposto al Prefetto di Frosinone informandolo dettagliatamente dei fatti avvenuti nelle ultime settimane. Il condominio è coinvolto nell'assegnazione di un appartamento come centro di accoglienza per cinque uomini tra i 20 ed i 25 anni, tramite contratto di affitto con una cooperativa che opera sul sorano e che gestisce il servizio. In sintesi un privato ha dato la disponibilità del proprio appartamento e dopo una trattativa con la cooperativa gli spazi sono stati ritenuti idonei, passaggi però non formalizzati prima con i condomini. Questo stato delle cose ha creato forti agitazioni.

«Non sapevamo nulla prima di un mese fa. Lì ci abitano i nostri figli minorenni, abbiamo appartamenti in affitto e con l'arrivo dei richiedenti asilo la nostra entrata economica subirà una battuta d'arresto perché gli affittuari ci hanno già comunicato che andranno via se tutto ciò si tramuterà in realtà - e hanno incalzato - La nostra palazzina al piano terra ospita anche negozi, e vicino ci sono molti servizi, ma come è stato possibile pensare di collocare questi ragazzi all'interno di un condominio?

Sappiamo che vivono in città, ma in strutture diverse, a ingressi singoli - e aggiungono - E poi questi cinque giovani quanto tempo resteranno nel nostro stabile? Ogni mese arriveranno nuove facce? Noi non vogliamo che questo avvenga». I cittadini sono, dunque, in apprensione e così hanno aperto un dialogo con il sindaco Roberto De Donatis che da giorni sta avendo riunioni con loro.

Il primo cittadino, in ragione di una petizione popolare firmata da oltre trecento cittadini, ha preso contatti con il competente ufficio della prefettura per rappresentare il disagio che sta creando, una vera e propria tensione sociale, l'eventualità dell'arrivo dei richiedenti asilo nel condominio. Ora i firmatari si aspettano di vedere l'accoglimento delle proprie istanze e dunque la soluzione della spinosa vicenda.