Alle 11.40 il processo per la morte di Emanuele Morganti, il giovane di Tecchiena di Alatri ucciso nel marzo di due anni fa a piazza Regina Margherita, nel centro storico di Alatri, è finito. Ultimo a parlare, nell'aula del Tribunale di Frosinone, è stato l'avvocato Carbone per la difesa. I quattro imputati, Michel Fortuna di Frosinone, Paolo Palmisani, Mario Castagnacci e il padre Franco (tutti e tre di Alatri), hanno rinunciato ad essere presenti sia stamattina sia stasera quando verrà letta la sentenza, prevista non prima delle 18.

Subito dopo i giudici si sono ritirati in Camera di Consiglio per emettere il verdetto sul caso che da oltre due anni è salito alla ribalta nazionale per l'efferatezza dell'omicidio di cui sono accusati i quattro imputati (tutti alla sbarra per omicidio volontario, pur con alcune differenziazioni in base al ruolo svolto nel pestaggio mortale). 

Presenti tantissimi amici e parenti di Emanuele, una vicinanza alla famiglia massiccia e tangibile, tutti in attesa della sentenza finale. Di qui la presenza, altrettanto numerosa, di carabinieri, polizia e agenti della Penitenziaria.

Ricordiamo che l'accusa, rappresentata dai Pm Giuseppe De Falco e Vittorio Misiti, al termine dei propri interventi pochi giorni fa ha chiesto l'ergastolo solo per il 26enne Michel Fortuna (al quale è imputato di aver sferrato il pugno finale, quello fatale, che ha provocato l'urto della testa di Emanuele con il montante di una Skoda che era parcheggiata in piazza Regina Margherita, impatto devastante che ha provocato l'emorragia cerebrale che ha poi portato alla morte del ventenne); per Mario Castagnacci è stata invece chiesta una condanna a 28 anni di carcere; per il fratellastro Paolo Palmisani 26 anni di carcere e per Franco Castagnacci, padre di Mario, 24 anni di carcere.

Sale dunque l'attesa per la sentenza che, come detto dovrebbe arrivare non prima delle 18.