Uno schianto mortale, un impatto tanto forte da spezzare il silenzio di un tardo pomeriggio estivo in una strada in piena campagna. Fabio Zonfrilli, classe '89, era a bordo della sua moto quando si è scontrato con una Punto. Il tragico incidente si è verificato ieri sera poco dopo le 19 in località Melfi di Sotto. Poche ore prima, alle 17, la comunità si era ritrovata nella chiesa della SS Annunziata per l'ultimo saluto a Roberto Sandirocco, trentunenne morto nella notte tra lunedì e martedì dopo un incidente sulla consortile Fca. Anche lui era a bordo di una moto quando, dopo aver perso il controllo del mezzo, si è schiantato contro un tir che stava entrando nello stabilimento automobilistico. Erano coetanei e hanno perso la vita a distanza di pochi giorni.

Il primo musicista, noto in tutto il territorio, il secondo conosciuto per la grande passione per il pallone. La comunità di Pontecorvo è sotto choc, un dolore profondo e incurabile. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia della città fluviale coordinati dal capitano Tamara Nicolai e il personale sanitario del 118. Inutile ogni tentativo di salvare Fabio, non c'è stato nulla da fare, l'im patto deve essere stato troppo forte e non gli ha lasciato scampo. Un giovane dalla faccia pulita, un grande sportivo e amante di calcio, che praticava con passione. Lavorava a Roccasecca, aveva tanti amici e conduceva una vita serena e normale come tanti suoi coetanei.

La notizia dell'incidente si è diffusa rapidamente e sul posto sono arrivati decine di amici, oltre ai familiari. Le urla dei genitori hanno squarciato il silenzio del tramonto, impossibile accettare la morte diun figlio, uscito con la sua moto in un pomeriggio come tanti. L'uomo a bordo della Punto è stato trasportato al Pronto soccorso del Santa Scolastica. Spetterà ai militari effettuare i rilievi e ricostruire la dinamica dell'inci dente. «Ancora una volta paghiamo un prezzo altissimo, alle 18.15 sono uscito dalla chiesa dove si sono tenuti i funerali di Roberto Sandirocco e dopo poco più di un'ora un'altra tragedia - addolorato e provatissimo il sindaco Anselmo Rotondo - lo conoscevo bene, era amico di mio figlio. Vederlo senza vita in un fosso è stato terribile. È stata una delle più brillanti promesse a livello calcistico della nostra città, poi ha scelto il mondo del lavoro. La sua famiglia è molto conosciuta, sono persone davvero squisite. Siamo tutti sotto choc, questo, per la nostra comunità, è un momento bruttissimo».