Servizio scuolabus, si continua a discutere. I riflettori sull'argomento si sono accesi dopo che diverse sezioni della Corte dei Conti hanno statuito che il trasporto scolastico debba ritenersi un servizio a domanda individuale, senza l'opzione che lo stesso possa ricadere sulla fiscalità generale di tutti i cittadini. Così come avevano spiegato proprio dal Comune di Frosinone.

Dall'ente di piazza VI dicembre, allo stesso tempo, avevano parlato di ottimizzazione del servizio. Vuol dire, nella sostanza, che per il prossimo anno scolastico ci saranno due pulmini con capienza complessiva di settantacinque posti e un servizio navetta aggiuntivo. Meno, dunque, di quelli utilizzati fino a questo momento.
L'occupazione dei posti, spiegano ancora dal Comune di Frosinone «sarà garantita, in via prioritaria, agli alunni la cui certificazione Isee del nucleo familiare sia inferiore ai 12.000 euro annui e agli alunni con disabilità».

Il nodo è legato alle risorse. L'articolo 5 del decreto legislativo 63/2017, a tal proposito, spiega che il servizio di trasporto venga realizzato «senza determinare nuovi e maggiori oneri per gli enti territoriali».

Inoltre, così facendo, per il servizio ci sarà anche un'eccedenza di otto autisti. La Giunta, a tal proposito, «dà indicazioni al dirigente di verificare l'eventuale riconversione del personale quali ausiliari del traffico, in materia di attività di segnaletica stradale o altri servizi affidati all'esterno con relativo corrispondente risparmio della spesa sostenuta, fermo restando che, in caso di ricollocazione, il personale dovrà provvedere ad eventuali sostituzioni degli autisti di scuolabus restanti».

In questo quadro si inseriscono le perplessità della Cisl Funzione Pubblica di Frosinone che, attraverso il segretario generale territoriale Giovanni Giacomo Palazzo, si domanda «che fine faranno le assistenti degli scuolabus, servizio affidato alle cooperative, gli ausiliari del traffico e gli addetti alla segnaletica stradale che verranno sostituiti dagli otto autisti in surplus? Si tratta di circa quaranta lavoratori che perderebbero il posto di lavoro e, alcuni di loro, vista l'età avrebbero poche possibilità di essere ricollocati. La Cisl Fp di Frosinone è pronta ad aprire un confronto con la Giunta. Ora si può correre ai ripari cercando una soluzione che eviti la formazione di lavoratori di serie A