II Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone, nell'ambito dell'azione di servizio a tutela dell'economia legale, ha intensificato l'attività tesa al contrasto della contraffazione, dell'abusivismo commerciale e della circolazione di prodotti insicuri.

In particolare, i finanzieri della Tenenza di Fiuggi, nell'ambito del "Dispositivo Permanente di Contrasto ai Traffici Illeciti", avente l'obiettivo di realizzare una più capillare azione di prevenzione e repressione dei traffici illeciti, al fine di contrastare il fenomeno della commercializzazione di prodotti recanti marchi contraffatti attraverso siti internet creati ad hoc ovvero attraverso i social networks, su input del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche del Corpo, effettuavano un'attività di monitoraggio del servizio di rete sociale "Facebook" e del web, ove individuavano, su una piattaforma di e-commerce, un utente che, con il proprio profilo, commercializzava articoli, accessori e capi di vestiario recanti segni distintivi delle Forze di Polizia (Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri), di vari ministeri e di case automobilistiche (Aeronautica Militare, Marina Militare, Esercito Italiano, Fiat ed Abarth), recanti marchi commerciali contraffatti.

Pertanto i militari della città termale davano esecuzione ad un decreto di perquisizione locale nel Comune di Fumone, presso l'abitazione del reo, titolare di una ditta individuale operante nel settore della "conduzione campagne marketing e altri servizi pubblicitari", individuando un vero e proprio laboratorio e sequestrando 2.486 stickers ed adesivi riproducenti segni distintivi delle Forze Armate e di Polizia (Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri etc…) nonché la strumentazione usata dall'indagato per la produzione degli accessori.

Al termine, il responsabile veniva deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone per i reati di contraffazione marchi e distintivi delle Forze Armate e di Polizia, in violazione degli artt. 473 e 497 ter c.p..

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Frosinone, accogliendo il quadro probatorio rappresentato dai finanzieri, emetteva quindi un decreto di sequestro preventivo della strumentazione finalizzata alla produzione della merce illecita e del saldo attivo di una carta prepagata, destinata all'accredito del corrispettivo della vendita della merce, ex art. 474 bis c.p..

Il contrasto all'abusivismo, alla contraffazione ed al commercio di prodotti che pongono a serio rischio i diritti di proprietà intellettuale, sono sempre all'attenzione della Guardia di Finanza in considerazione dei molteplici effetti negativi che tali fenomeni producono, danneggiando il mercato, confondendo il consumatore finale, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano