Il caso dell'ex ospedale di Anagni a un anno dalla morte di Anna Maria, punta da un calabrone. La ricorrenza della tragedia che segnò tra mille proteste il passaggio dal Ppi (Punto di primo intervento) al Pat (Presidio ambulatoriale territoriale), ha riaperto ferite mai guarite.

Il Comitato per l'ospedale si chiede: «Sembra ieri. A che punto è la lotta per l'ospedale?», innescando una serie di botta e risposta a seconda delle simpatie politiche degli intervenuti. E proprio la politica, di ogni colore, era e resta sul banco degli imputati. Quella dell'illusione (il nuovo ospedale previsto dal Piano Marrazzo finanziato con i fondi provenienti dalla vendita del dismesso nosocomio di Frosinone) e della colpevole pigrizia (Franco Fiorito che avrebbe potuto e dovuto fare di più e Carlo Noto che credendo alle promesse rinunciò al ricorrere al Tar). Fino alla politica degli attuali gestori della cosa pubblica, dalla Regione al governo nazionale.

Il Comitato insiste: «Che fine ha fatto "Coesa"? È finito con Bassetta?», riferendosi al comitato fondato da parte della destra anagnina. Aggiungendo: «In questo ultimo periodo dal "vogliamo il pronto soccorso" si è passati a "la legge (70/2015) non permette il pronto soccorso ad Anagni". Non si può essere incendiario o pompiere a seconda di chi governa». Il finale contiene un'amara constatazione: «La situazione nell'ultimo anno è peggiorata: non solo non abbiamo il pronto soccorso, ma non abbiamo più nemmeno il Ppi, l'unico chiuso in tutto il Lazio. La conclusione è che la battaglia per l'ospedale per molti sia solo uno slogan, solo parole per guadagnare consenso politico».

Un ruolo importante è stato svolto da "Adesso basta", il comitato spontaneo che raccolse firme contro la chiusura del Ppi e organizzò la fiaccolata del 2 agosto 2018. Comitato che secondo alcuni potrebbe aver esagerato nella collocazione politica a favore della maggioranza di governo cittadino, tanto da giustificarne la scarsa incisività. L'anno scorso, due giorni prima della morte di Anna Maria, venne a mancare una signora in regime di Ppi. La tragica coincidenza venne evidenziata con una denuncia per omicidio a carico di ignoti, presentata ai carabinieri di Anagni. Una denuncia che potrebbe non essere stata archiviata