Un altro duro colpo contro i piromani. Ieri mattina ad Alvito, intorno a mezzogiorno, i carabinieri delle stazioni di Alvito e Casalvieri hanno arrestato in flagranza di reato per il reato di incendio Davide D'Ambrosio, un ventenne incensurato di Casalvieri, sorpreso ad appiccare il fuoco nell'ex azienda "Cava Santa Maria", situata nell'omonima località, incendio che si propagava per circa un ettaro di terreni incolti prima di essere spento dai vigili del fuoco e dalla protezione civile di Vicalvi.

Il piromane era tenuto sotto osservazione dai militari dell'Arma da diverso tempo; era infatti sospettato di essere l'autore di diversi analoghi episodi ai danni di colture nel territorio. Nelle altre occasioni gli incendi non avevano avuto il tempo di propagarsi oltre e creare pericolo per l'incolumità delle persone solo grazie al pronto intervento dei proprietari dei fondi, celeri nello spegnere i principi d'incendio appiccati.

Durante l'interrogatorio in caserma, incalzato dalla richiesta di spiegazioni dei carabinieri, il giovane ha confessato altri tre episodi avvenuti durante questo mese, nei giorni 5, 8 e 15 nel territorio di Alvito. Ulteriori accertamenti sono tuttora in corso da parte dei militari. Il ventenne, al termine delle formalità di rito, come disposto dall'autorità giudiziaria, è stato posto agli arresti domiciliari.

Alla notizia dell'arresto del giovane di Casalvieri, la comunità di Alvito ha tirato un sospiro di sollievo: «Prima di arrivare alla ex cava sono stati trovati altri quattro focolai», testimonia un uomo del posto, tra i primi a intervenire per cercare di spegnere gli incendi. Il racconto parla di un rogo appiccato anche domenica sera e la circostanza, notata da molti, che ogni volta che si levavano le fiamme era stata notata un'auto aggirarsi in quei luoghi. Ciò che è avvenuto anche ieri: «Eravamo intenti a cercare di spegnere quest'ulteriore focolaio quando abbiamo visto transitare la stessa auto».

La preoccupazione degli alvitani aveva raggiunto livelli alti in quanto i focolai dei giorni scorsi erano divampati nelle vicinanze delle case, ma grazie alle piogge cadute copiose la scorsa settimana, il fuoco aveva avuto difficoltà a propagarsi. Se non si fosse posto fine a questo stillicidio di incendi, con l'arrivo e la persistenza dell'alta pressione «poteva succedere di tutto», è stato il commento di chi ieri mattina ha vissuto l'ennesimo allarme.