Consegnata la perizia dei medici legali sul corpo del piccolo Gabriel Feroleto, morto il 17 aprile scorso in una traversa della Volla a Piedimonte San germano. Secondo indiscrezioni il bambino sarebbe morto a causa da asfissia provocata da un oggetto flessibile, presumibilmente una mano di uno dei due genitori che si trovano in carcere dal giorno dell'infanticidio.
I periti della procura di Cassino hanno riscontrato un soffocamento meccanico, le vie aeree, quindi naso e bocca, sarebbero state bloccate per diversi minuti fino a provocare la morte del bimbo di ventotto mesi.
La fascia oraria nella quale sarebbe stato ucciso il piccolo dovrebbe essere presumibilmente quella che va dalle 13 alle 16. Per il delitto del piccolo Gabriel sono in carcere la madre, Donatella Di Bona, di ventotto anni reclusa a Rebibbia, e il padre, Nicola Feroleto, quarantanovenne, trasferito dal carcere di Cassino a quello di Frosinone in isolamento.
Ad occuparsi della perizia sono stati i dottori Stefano Manciocchi e Gabriele Margiotta che eseguirono l'autopsia sul corpo del bimbo morto in un afoso pomeriggio di primavera lo scorso 17 aprile a pochi metri dalla sua casa. Il piccolo è morto per asfissia meccanica. In un primo momento si era ipotizzato anche uno strangolamento.
La relazione è nelle mani del pm inquirente che, a sua volta, l'ha messa a disposizione dei collegi difensivi dei due indagati, l'avvocato Luigi D'Anna per Nicola Feroleto e gli avvocati Chiara Cucchi e Lorenzo prospero per Donatella Di Bona. Alla luce dell'esito dell'autopsia la procura di Cassino dovrà valutare le singole posizioni dei genitori e si dovrà stabilire di chi sia la mano che ha chiuso la bocca e il naso del piccolo Gabriel.