Sono il luogo preferito in cui i ladri decidono di colpire senza tener conto dei sentimenti, del dolore, del luogo sacro. I cimiteri del territorio continuano a essere al centro di furti deprecabili, che suscitano forte indignazione nei cittadini.
Nuovi colpi nella Valle dei Santi
Mani ignote hanno portato via una pianta, omaggio a un defunto, posta sulla tomba dai suoi parenti ad Ausonia. «Un gesto vergognoso –il commento del figlio del caro estinto – che è difficile anche commentare. Potrei tollerare, certo non comprendere, che qualcuno togliesse un fiore reciso da un vaso e lo deponesse sulla lapide di un altro defunto, ma qui parliamo di una pianta vera e propria. Ho battuto palmo a palmo il cimitero –ha continuato l'uomo di Ausonia – e non ho rintracciato in nessun luogo la pianta che avevo lasciato e fatto crescere ai piedi della tomba di mio padre. Evidentemente è stata portata fuori dal cimitero: qualcuno si è portato a casa la mia pianta». Un racconto incredibile. Ma non inusuale nei cimiteri. Solo alla famiglia protagonista di quest'ultima vicenda è la terza volta che succede di subire simili furti di fiori o piante. E nel cimitero di Ausonia è successo anche ad altre famiglie. Un "vizietto" facilitato forse dal fatto che le telecamere di videosorveglianza, presenti in molti luoghi pubblici in tutto il territorio, all'interno dei camposanti di solito non si ritengono necessarie, per ovvi motivi.
Gli altri casi a Pontecorvo
Ma episodi analoghi sono avvenuti anche nella città fluviale. Oltre alle piante lasciate davanti ai loculi dei cittadini, i ladri si sono spinti oltre portando via anche oggetti lasciati lì da genitori e familiari. E così il dolore per quella perdita diventa ancor più forte perché in tanti vivono quel furto come un oltraggio alla persone che non c'è più e alla loro famiglia.
È una signora la prima a raccontare cosa le è accaduto: sui social ha spiegato che ignoti hanno portato via degli oggetti dalla tomba della figlia. Immediata la risposta di un altro pontecorvese che risponde raccontando la sua disavventura, spiegando che solo tre giorni dopo il funerale è scomparso un angioletto lasciato davanti alla lapide della cara nonna. Furti che riaprono una ferita mai rimarginata per la scomparsa del proprio caro.