Depositata ieri in procura la relazione sull'autopsia eseguita sul corpicino di Gabriel Feroleto. Un passaggio fondamentale che permetterà di chiarire aspetti-chiave del terribile omicidio avvenuto, secondo la procura, per mano di mamma Donatella e papà Nicola. Gli elementi contenuti in quelle pagine serviranno a spiegare innanzitutto come il bimbo sia morto a poco più di due anni: le ipotesi avanzate fino a questo momento hanno raccontato di una probabile morte per asfissia. Poi, in secondo luogo, potranno ridefinire in modo chiaro i ruoli dei genitori.

Accuse reciproche, verità contrapposte: la donna, dopo aver chiesto dal carcere di essere riascoltata dal magistrato, ha ribadito la responsabilità di entrambi. A uccidere, per Donatella, sarebbero stati sia lei che Nicola in quel campo in zona Volla, a pochi metri da casa, indicato dalla procura come il luogo dell'omicidio. L'uomo, invece, continua a negare.

A spazzare ogni dubbio sarà l'autopsia: sia le cause che l'ora della morte saranno fondamentali per stabilire dove e a che ora il piccolo sia stato ucciso e le responsabilità di un omicidio che ha segnato l'intera comunità. Le difese l'avvocato Luigi D'Anna per Nicola, Cucchi e Prospero per Donatella sono pronte.