Svelata l'origine del rogo che ha scosso la movida sabato notte a Isola del Liri: smentita l'ipotesi del piromane, anche se l'incendio è partito dall'interno di quello che sarebbe dovuto diventare un grand hotel sulla cascata e invece, per motivi giudiziari, è rimasto un cantiere bloccato. Tornato spesso al centro del dibattito cittadino, l'ex feltrificio Pisani altro non è da diversi anni che uno scheletro rifinito solo in parte: al suo interno infatti fu portata a compimento solo una stanza "prova". Vandalizzato e usato da avventori per notti brave o per accedere furtivamente alla galleria Eustachio Pisani, sabato notte ha registrato l'ennesima violazione che ha fatto subito calare l'ombra del piromane sulla vicenda del fuoco divampato intorno alla mezzanotte e propagatosi sulla tela di una mostra allestita in questi giorni.

Eventualità, questa, che ha di nuovo messo in allarme non solo i cittadini, ma anche le forze dell'ordine e i proprietari dello stabile. Non si sarebbe trattato infatti del primo rogo appiccato in centro a causa delle esagerazioni di qualcuno. Fortunatamente, però, stavolta non è stato così. Una volta contattata la Lirinvest srl, infatti, i proprietari dello stabile hanno effettuato un sopralluogo alla presenza dei tecnici degli uffici comunali e della polizia locale capitanata dal comandante Bruno Di Palma. Alla luce dei controlli eseguiti, l'incendio sarebbe partito proprio all'interno dell'albergo mada un cortocircuito, per poi propagarsi al pannello esterno che controlla il sistema elettrico della galleria Pisani che, per una fatale casualità era coperto da una tela che, purtroppo, ha invigorito ancor di più le fiamme prontamente spente dai vigili del fuoco.