Evasione fiscale nel settore del commercio petrolifero e dei lubrificanti, la Guardia di finanza scopre una frode milionaria di una società. Tre le persone, di cui una di Fiuggi, denunciate con le accuse di associazione a delinquere finalizzata all'omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali e di occultamento delle scritture contabili. In soldoni si tratta di ricavi non dichiarati per oltre quindici milioni di euro, un'Iva evasa per oltre tre milioni di euro e un'evasione alle imposte sui redditi per circa un milione di euro.
La cronaca
Un'operazione portata termine dalle Fiamme gialle della tenenza di Fiuggi che ha preso spunto da un'attività informativa sul territorio e dai successivi riscontri in merito a operazioni bancarie. È spuntata così la posizione di una società di capitali, attiva sull'intero territorio nazionale, con sede legale a Fiumicino, le cui quote sociali erano detenute interamente da una persona nullatenente residente a Fiuggi. Persona che si è rivelata una mera "testa di legno" alla quale era stato affidato anche l'incarico di amministratore unico.
L'indagine
Individuati i primi riscontri si sono avuti ulteriori approfondimenti nell'operazione denominata "Gold Fuel" e che è stata coordinata dalla procura di Civitavecchia. I controlli hanno consentito di individuare una società che commercializzava carburante acquistato nel Centro-Nord Italia, a sua volta proveniente dalla Slovenia tramite un intermediario, con sede in Cipro, che è risultato, tra l'altro, non assolvere gli obblighi tributari. Analogamente, anche la società indagata aveva omesso di presentare le prescritte dichiarazioni dei redditi nonché effettuare i dovuti versamenti d'imposta, motivo per cui aveva assunto la natura di evasore totale.
Nel corso dell'attività sono stati identificati i vari responsabili della frode il cui sistema messo in atto aveva permesso ai tre soggetti individuati, non solo di realizzare un'ingentissima evasione fiscale, ma anche di produrre una vera e propria alterazione delle regole di mercato, consentendo alla società coinvolta di cedere a distributori stradali di carburante – per la maggior parte "pompe bianche" – partite di prodotto a prezzi notevolmente più bassi rispetto a quelli ordinariamente praticati. Al termine dell'operazione sono stati denunciati all'autorità giudiziaria di Civitavecchia tre persone per i reati di associazione a delinquere finalizzata all'omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali e di occultamento delle scritture contabili.