Tra dieci giorni, in Regione Lazio, ci sarà un incontro alla presenza delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl e alla quale sono state invitate anche le associazioni datoriali. Successivamente l'obiettivo è quello di fissarne un altro chiamando in causa anche le istituzioni locali. Il tema è quello dei disoccupati, percettori della mobilità in deroga, ricadenti nell'area di crisi complessa.

Le loro richieste sono quelle riguardanti la ricollocazione occupazionale e il reperimento delle risorse necessarie per "chiudere"la mobilità per l'intero 2019 e, con un possibile finanziamento da parte del governo, agganciarsi all'eventuale ammortizzatore sociale anche nel 2020. La platea, 1.600 persone tra Frosinone, Rieti e Colleferro, potrebbe subire una scrematura in virtù dei pensionamenti. A settembre, sul punto, si potrebbero avere numeri definiti.

Per chiedere un'accelerazione e fare il punto della situazione, ieri pomeriggio, Vertenza Frusinate, comitato formato proprio dagli ex lavoratori, ha svolto un'assemblea all'interno di palazzo Jacobucci, sede dell'amministrazione provinciale di Frosinone. Attraverso Gino Rossi, uno dei portavoce, ha evidenziato la necessità di invertire la tendenza e, dunque, attivarsi per creare progetti in grado di ricollocare la platea. E, proprio nell'incontro in programma il 15 luglio, si discuterà anche di questo punto. Tra progetti di ricollocamento per over 58, e conseguente accompagnamento alla pensione, e una formazione mirata. Ieri, nel salone di rappresentanza della Provincia, era presente Anselmo Briganti. Il segretario generale della Cgil Frosinone-Latina ha fornito le ultime informazioni ai circa cinquanta ex lavoratori presenti.