Fiamme sui terreni avvelenati a Nocione. In poco tempo lingue di fuoco voraccissime divorano sterpaglie e due dei tre teloni apposti sui cumuli di rifiuti portati alla luce dal ventre della terra nel giugno del 2018. Allora, dopo vent'annidalla prima inchiesta, vedere le ruspe affondare i denti metallici in zone su cui pende forte il dubbio di interramenti illegali ha avuto il sapore della vittoria di tante battaglie di residenti e ambientalisti. Ieri, invece, quelle fiamme fortunatamente bloccate con prontezza hanno indicato un allarme senza fine: eventuali roghi incontrollati potrebbero far salire l'allerta ambientale per tutto il territorio del Basso Lazio.

Dai campioni prelevati un anno fa, infatti, la conferma: superata anche più del doppio la soglia limite di metalli pesanti, inquinamento accertato nelle acque e nel suolo. Per questo il rogo divampato ieri mattina ha fatto salire il livello d'allerta. Per fortuna, l'immediato intervento dei vigili del fuoco di Cassino e dei militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Cassino, guidata dal colonnello Rapuano, ha scongiurato il peggio. Ma come accertato dagli uomini del capitano Taddeo, non sono mancati malori: a necessitare delle cure del 118 è stato uno dei residenti che poi ha rifiutato il ricovero.
Sull'episodio sono state aperte mirate indagini che serviranno a escludere un gesto doloso: accertamenti in atto. Sul posto anche gli uomini dell'Arma.

Le parole del sindaco
Sull'episodio è intervenuto anche il sindaco Salera: «Per fortuna l'incendio è stato immediatamente domato grazie all'ottimo lavoro deivigili delfuocodi Cassino.Non ha interessato i rifiuti presenti nel sito di Nocione, ma la quasi totalità le sterpaglieappena tagliate dal Comune e in parte due dei tre teli che ricoprivano i cumuli di rifiuti rinvenuti un anno fa dall'azione coordinata di Guardia di Finanza e Procura. Per fortuna la presenza della terra frammista al rifiuto ha impedito che quest'ultimo prendesse fuoco. Come già annunciato nei primi giorni del mio insediamento non saremo di certo fermi! Dopo aver ricoperto le buche con terreno vegetale due settimane fa, nel giro di pochi giorni l'area tecnica acquisirà i dati delle analisi chimiche così da potere completare il processo di smaltimento. È un percorso lungo e delicato ma lotteremo fino alla risoluzione del problema perché la salute dei cittadini è la nostra priorità».