La nube nera e l'odore acre scaturiti dall'incendio di martedì pomeriggio all'impianto di trattamento rifiuti della società Gea Srl nella zona industriale di San Vincenzo Valle Roveto, sono arrivati anche a Sora.
Nella notte tra martedì e mercoledì, il sindaco Roberto De Donatis ha emesso un'ordinanza per invitare i cittadini a chiudere finestre e a spegnere i condizionatori. Sul suo canale social, ieri mattina la dottoressa Teresa Petricca, dell'associazione "Medici di famiglia per l'ambiente" di Frosinone, ha reso noto i dati delle polveri sottili rilevati nella notte dalla centralina Ancler collocata in viale San Domenico: poco prima della mezzanotte ancora sotto la soglia d'allarme (che in Italia è di 50 nanogrammi per metro cubo), poi salite a 85 nanogrammi all'1.43 fino a toccare il picco alle 3.02 con 99 nanogrammi per metro cubo. Alle 8.13 di ieri erano scese a quota 53. «Ricordiamo che l'Oms - ha sottolineato la dottoressa Petricca - pone a 25 nanogrammi il limite tollerato, l'Unione europea a 40, l'Italia a 50 nelle 24 ore».
Rientrato l'allarme e in seguito al miglioramento della situazione, nella tarda mattinata di ieri il sindaco De Donatis ha revocato l'ordinanza della notte. Nel frattempo molti sorani, temendo il peggio, si erano premuniti di mascherine.
Ora si attendono comunicazioni da parte dell'Arta Abruzzo (l'agenzia regionale per l'ambiente). I tecnici del Distretto provinciale de L'Aquila di Arta, Carlo Bellina e Fabrizio Righetti, coordinati dal direttore della struttura Virginia Lena, sono intervenuti sul luogo dell'incendio. Hanno verificato l'assenza di rischio radiologico ed effettuato un sopralluogo raccogliendo campioni di aria nella zona dell'incendio e in quelle limitrofe. Le analisi sono in corso anche sui campioni prelevati dai vigili del fuoco.
Durante tutto l'intervento, Arta ha monitorato la qualità dell'aria all'esterno dello stabilimento: i parametri acido cianidrico, composti organici volatili, monossido di carbonio, anidride solforosa, acido solfidrico e monossido di azoto si sono mantenuti al di sotto dei valori limite. «Il direttore generale di Arta, Francesco Chiavaroli, è in costante contatto con il collega di Arpa Lazio, Marco Lupo, per coordinare il monitoraggio dell'aria delle due agenzie», hanno spiegato dall'Arta Abbruzzo