Diede incarico di dare fuoco alle automobili del maresciallo Bruno Falena. Ora è tornato in prigione per scontare due anni e cinque mesi di reclusione. Si è presentato al carcere di Cassino lunedì scorso Luigi Sementilli, il mandante dell'attentato incendiario del 2011 ai danni del maresciallo dei carabinieri Bruno Falena. Nel pomeriggio Sementilli ha raggiunto il penitenziario per trascorrervi i 29 mesi rimasti da scontare dei 36 a cui è stato condannato in via definitiva un anno dopo il rigetto del ricorso in Cassazione.

La vicenda risale al 2011, quando il sessantaquattrenne incaricò due giovani, uno di Strangolagalli e un minorenne di Aquino, di dare fuoco alle automobili del comandante della stazione dei carabinieri per vendicarsi del fatto che questi gli aveva sequestrato alcuni fucili che deteneva in casa. Era la notte del 19 novembre 2011 quando fu appiccato il fuoco alle auto della famiglia Falena parcheggiate davanti alla villetta del maresciallo, in via Franconi. Un episodio molto grave che ha pesantemente cambiato la vita della famiglia del comandante, la cui moglie, forse per la terribile paura di quella sera (le fiamme avevano avvolto le auto e stavano raggiungendo il giardino davanti all'abitazione), a distanza di 24 ore dall'attentato ebbe un'emorragia cerebrale.

Dopo l'attentato furono avviate le indagini, individuati i due esecutori materiali del rogo, ai quali Sementilli aveva dato cinquanta euro. Le armi gli erano state tolte per motivi di sicurezza in quanto spesso l'uomo litigava con i vicini di casa. Sementilli però aveva forse interpretato quel sequestro come un affronto, covando vendetta fino al punto di commissionare l'attentato incendiario. Fu arrestato e nel 2013 gli vennero concessi i domiciliari; nel febbraio 2015 fu condannato a tre anni di reclusione dal giudice Andrea Cataldi Tassoni del tribunale di Frosinone mentre a giugno 2018 è stato rigettato il suo ricorso in Cassazione. Ora l'uomo dovrà scontare i due anni e cinque mesi di condanna per danneggiamento a seguito di attentato incendiario.