Doveva essere una tranquilla giornata estiva trascorsa al mare con gli amici a pescare. Daniele Bartolomucci è uscito in barca con l'amico Tonino Marchione e, proprio mentre erano a largo di Minturno con le canne posizionate, l'ingegnere ha sentito delle urla provenire dall'acqua. Ha notato un materassino rovesciarsi. Alcune persone che si trovavano più vicine al materassino hanno detto di aver visto scivolare nel mare due bambine di 6 anni circa. L'uomo, grazie anche alle indicazioni delle persone presenti e dell'amico a bordo della barca, si è tuffato in acqua ed è riuscito a recuperare prima una bambina e poi ad aiutare il padre di una delle due a far riemergere l'altra.

«Il materassino si è rovesciato a 500 metri circa dalla spiaggia - ha raccontato Bartolomucci - abbiamo subito tirato le canne su e ci siamo diretti nella zona, altre due barche che erano nei pressi non ci hanno seguito, nonostante l'invito a farlo. Ho intravisto che sotto il pelo dell'acqua stava affondando il corpo inerme di una bimba che abbiamo subito raccolto, era come morta senza reazioni e senza respiro, ho cominciato a rianimarla fin quando non ha ricominciato a respirare flebilmente. Abbiamo allertato la guardia costiera al 1530 e abbiamo raccolto il primo degli adulti esausti che appena salito a bordo mi ha detto che quella non era sua figlia, che abbiamo trovato subito dopo a poca distanza dalla prima nelle stesse condizioni. Dopo poco anche lei era a bordo ed è stata rianimata.

Poi è salito a bordo anche il secondo adulto che, esausto, stava per andare a fondo. Con la barca siamo tornati sulla spiaggia e le bambine sono state portate via dalle ambulanze. Ci hanno poi detto che non sono in pericolo di vita. A chi sui social mi ha definito eroe rispondo che ho fatto quello che si doveva fare, guidato dall'istinto. Sono anche un padre e non oso immaginare cosa abbiano provato i genitori delle piccole che, anche in un momento così concitato, mi hanno ringraziato»