Firmato il contratto con la ditta aggiudicatrice dell'appalto per la riconversione e il risanamento igienico sanitario dell'ex mattatoio comunale. Un progetto che rappresenterà un vero e proprio punto di supporto per la valorizzazione della filiera agroalimentare di marchio dop (denominazione di origine protetta).

L'annuncio ufficiale è arrivato dal sindaco Anselmo Rotondo che, entusiasta, ha affermato che il cantiere entrerà in funzione già nelle prossime ore. Un atto che arriva dopo la sottoscrizione, a seguito di gara espletata dalla Cuc provinciale, del contratto di aggiudicazione della gara d'appalto di questo progetto dal valore complessivo di circa 400.000 euro. Di questi 339.000 euro saranno a carico della Regione Lazio che ha messo a disposizione un proprio finanziamento, mentre i restanti settanta mila euro saranno impiegati con fondi comunali.

«La nuova struttura sarà un punto di snodo fondamentale per il rilancio e la commercializzazione dei prodotti tipici locali, in primis il peperone Dop ma anche gli altri prodotti del territorio – spiegano dal Comune - Un punto del programma amministrativo che vede la luce dopo un lungo iter amministrativo seguito in prima persona del sindaco Anselmo Rotondo e dal vice sindaco e assessore all'agricoltura Nadia Belli».

Ed è proprio il primo cittadino, entusiasta, ad affermare: «Tra pochissimi giorni la ditta che si è aggiudicata l'appalto darà il via ai lavori, e Pontecorvo finalmente sarà dotato di un'importante infrastruttura che mancava ai produttori agricoli per la commercializzazione del peperone Dop e gli altri prodotti del territorio.

Un'opera che l'amministrazione comunale ha messo nel programma amministrativo e seguito in prima persona dall'assessore all'agricoltura Nadia Belli alla quale rivolgo il più vivo ringraziamento, al pari dell'ufficio tecnico comunale. Un'opera per il decoro nel rione San Rocco, dove più volte i cittadini si sono lamentati per lo stato di abbandono dell'ex mattatoio: tra qualche tempo, quando i lavori saranno ultimati, tutto ciò sarà un ricordo e finalmente la zona tornare a vivere».