Clima rovente in consiglio comunale. Quella che doveva essere, qualora non ci fosse stata la straordinarietà degli ultimi fatti, la seduta con al centro la discussione la proposta di transazione tra Comune e Piloni, si è trasformato in un vero e proprio botta e risposta tra il sindaco Nicola Ottaviani e i cittadini presenti. Numerosi hanno esposto le proprie rimostranze. Molta, dopo l'incendio di domenica (spento ieri) e il fumo sprigionato, la preoccupazione per la salute. Hanno preso parte al dibattito manifestando la propria indignazione con le mascherine, simbolo della protesta. Una manifestazione di dissenso, partita in concomitanza dell'avvio dei lavori, a cui hanno preso parte un centinaio di persone.

Tra le motivazioni alla base, così come spiega Henry David Toro di Frosinone Bella e Brutta (che fa parte del coordinamento interprovinciale Ambiente e Salute), una richiesta di maggiore trasparenza. Le perplessità, sottolinea, riguardano la gestione della comunicazione e dell'intera vicenda e spiega, comunque, che bisogna attendere l'esito degli organi competenti. Il dibattito inizia oltre le 19 con l'intervento del primo cittadino. Nicola Ottaviani ripercorre le ore successive all'i ncendio e ricorda le ordinanze emesse. Spiega che «non possiamo sostituirci ad altre autorità». E, ancora, ribadisce l'importanza dei dati rilevati sulle polveri sottili mediante il sistema Ancler (quello comunale) che ha permesso di emettere velocemente l'ordinanza. Ci sono molte persone che vivono nei pressi di via delle Centurie in zona aeroporto. E vivono con grande apprensione.

Mettono in evidenza e all'attenzione del primo cittadino le difficoltà e le paure di essere in prossimità dell'azienda in questi giorni. Si parla di odore nauseabondo. Ottaviani spiega che, sulle puzze, il Comune non ha competenza. Così come relativamente al tema della localizzazione industriale. Su questo spiega che «possiamo soltanto girare la rimostranza agli enti competenti». Coloro che protestano non ci stanno. Il clima si fa sempre più caldo. I toni si alzano, prima di tornare alla normalità. E poi si alzano di nuovo. Il primo cittadino annuncia che il Comune si costituirà parte civile nel caso in cui ci sarà un procedimento. Salute. È questa la parola chiave. Le persone chiedono risposte. Certe, immediate. Il presidente del consiglio Adriano Piacentini, in alcuni momenti, chiede di abbassare i toni. Ottaviani spiega che si attendono le risposte dell'Arpa. C'è chi chiede i tempi dell'a ccertamento. Sono attese nelle prossime quarantotto ore, dice il sindaco. E poi annuncia lo spegnimento del fuoco da parte dei vigili. Ad essere a accesa è la paura dei cittadini.